ESISTE LA SCELTA PERFETTA?
di jonathancoop
Si è aperta la terza annualità di FLIC anche per i genitori coinvolti nel progetto: il FLIC FAMILY LAB ha proposto due serate di formazione, una in presenza e una online, condotte da Laura Sartori: psicologa e psicoteraeuta della Cooperativa LaEsse.
Una ventina i genitori presenti a Villa Campello di Camposampiero, la sera del 18 ottobre per l’IC di Camposampiero, e più di settanta quelli degli IC di S. Giorgio in Bosco, Fontaniva-Carmignano e Grantorto-Gazzo-S. Pietro in Gù che si sono connessi nel corso della serata del 27 ottobre.
FLIC FAMILY LAB vedrà un altro momento formativo a maggio 2023 e due incontri per gruppi-classe con l’obiettivo di sviluppare il ruolo genitoriale nei processi di scelta consapevole dei propri figli (il primo a novembre/dicembre 2022, il secondo a febbraio/marzo 2023).
Il doppio incontro “Esiste la scelta perfetta?” ha continuato e approfondito il dialogo aperto dalla dott.ssa Sartori con i genitori il 19 maggio scorso e, utilizzando la metafora del viaggio, ha ampliato la riflessione sul tema della scelta e dell’errore.
Scegliere in mondo sempre più complesso non è un processo lineare: l’offerta che diventa man mano più amplificata rende la scelta complicata (la metafora è quella del bivio che diventa un incrocio), ma se abbiamo delle “regole” riusciremo a uscirne senza che l’incrocio diventi un labirinto. Nel processo del decision making, il modello razionale classico ci dà una serie di indicazioni valide per compiere una scelta. Cosa manca però a questo modello? Le emozioni.
Le emozioni possono sì ostacolare o complessificare il processo di scelta, ma possono anche aiutarci, orientarci e facilitare la comprensione di quello che stiamo vivendo: sono il termometro della situazione. Per dirla à la Damasio: “Se l’uomo perde la capacità emozionale, non è in grado di essere ragionevole.”
L’ansia quindi non è solo negativa, serve a prepararci ad affrontare le situazioni: il genitore può aiutare il proprio figlio a riconoscerla (“l’ambulAnsia”), ad accoglierla e, quindi, a gestirla, in modo che non si trasformi in Auto-sabotaggio, nella fuga dalla scelta per l’agitazione.
L’ansia va a braccetto con la paura di sbagliare, non solo a partire da noi, ma anche per via della società altamente prestazionale in cui viviamo, dove sbagliare equivale a fallire. …Ricordiamoci che l’errore non è un orrore!
Errore deriva infatti dal latino error, da errare: vagare, deviare, sbagliare. Anche la strada che può sembrare sbagliata può portare alla stessa meta, magari con più tempo e difficoltà.
L’errore ha un grande potere educativo: noi impariamo sbagliando. E i preadolescenti in particolare agiscono come dei ricercatori che apprendono per tentativi ed errori.
Per rispondere alla domanda che dà il titolo alla serata, non esiste quindi la scelta perfetta, ma la scelta migliore per me in questo momento. Per tradurla a livello scolastico: “Non esiste una scuola migliore delle altre, una scuola perfetta non c’è, c’è solo un percorso che in fondo è perfetto per te”, come canta in un breve e divertente video Lorenzo Baglioni.
Come possono quindi i genitori accompagnare i loro figli alla scelta migliore?
Ecco la “cartina” fornitaci da Laura:
- Ascoltare senza giudicare
- Porre delle domande, ma senza mettere in eccessivo dubbio le loro scelte: il dubbio non va soffocato, ma esplorato, non ci si può sostituire ai figli
- Riflettere e valutare: serve un tempo tranquillo, per non agire d’impulso e gestire le emozioni
- Ogni scelta apre nuove strade e nuove prospettive: l’inaspettato può essere positivo
- Uscire dalla zona di comfort: uscire dall’accontentarsi e iniziare a piacersi
- Restare con i piedi per terra: rimanere di fronte alla realtà, aiutando il proprio figlio a “vedersi” e a semplificare
- Godersi il viaggio: non sottovalutare la bellezza e l’esperienza di viaggio, ognuno con la sua andatura; non conta solo la meta, il traguardo, conta come ci arriviamo.
e allora… Buon viaggio a tutti i nostri genitori!!!
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