I segreti delle cose: da un foglio di carta nascono pesci

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All’interno dell’azione Vaccinati con la cultura del Family Hub Mondi per Crescere, la Cooperativa Giuliano Accomazzi di Torino ha proposto alle famiglie con bambini dai 3 ai 6 anni un percorso laboratoriale molto particolare condotto da Luisa Trompetto: I segreti delle cose.

Ecco com’è andata.

“Le cose dormono,

sognano piccoli sogni

e si svegliano.

A volte si mettono persino a parlare

Ed è una lingua che sembra un ronzìo

O un battito di ciglia”

Maria José Ferrada, Gaia Stella, IL SEGRETO DELLE COSE, Edizioni Topipittori

 

Siamo pieni di “cose”, questo è un dato di fatto.

Noi, le nostre case, i nostri amici, i nostri bambini, tutti possediamo delle cose.

Tanto che ci diciamo spesso che ne abbiamo troppe, così tante che alla fine rischiano di perdere di valore. Utilizziamo il termine cose per definire – non definendolo – qualunque oggetto, attrezzatura, strumento, o anche frase, concetto, espressione…

Con quali occhi guardiamo le cose che ci circondano? Ci siamo abituati? Crediamo che assolvano solo alla funzione per cui sono stati creati? O possiamo dare loro nuovi significati?

E quali di queste cose hanno per noi un’importanza speciale? A quali siamo tanto affezionati?

Quali di queste cose possono raccontare una storia?

Si può fare cultura anche con le cose? Beh, sì, ci siamo detti.

In fondo, volendo rimanere nelle definizioni indefinite, anche quando visitiamo un museo, o assistiamo ad uno spettacolo, o quando ci godiamo un film, vediamo delle cose.

È a partire da questi pensieri che nei mesi di febbraio e marzo al Family Hub di Torino, nell’ambito del progetto “Vacci-nati con la cultura”, abbiamo proposto alle famiglie un percorso in quattro appuntamenti dedicati al gioco creativo con le cose. Un modo per provare a creare, in piccolo, un nostro spettacolo, un concerto di carabattole, di pensieri, un museo di emozioni. O, per dirla con Antonio Catalano, un “museo sentimentale”.

Una scatola misteriosa, che ogni volta si è aperta per mostrare qualcosa di assolutamente comune, conosciuto ed ampiamente utilizzato. E allora dove sta il mistero?

Il mistero, la sorpresa, la meraviglia, stanno come sempre negli occhi di chi guarda.

Così, da un semplice foglio di carta di giornale sono spuntati mantelli di supereroi, skateboard, serpenti e spade laser, ombrelli, caschi per la bicicletta, pesci, meduse e, immancabile, una pizza con pomodoro mozzarella e panini. Che ognuno sulla propria pizza può metterci quello che vuole!

E poi ci si è messi alla prova con la carta colorata, fatta a pezzetti, grandi o piccoli non importa. E quando strappi della carta, ormai, che cosa ci puoi fare? Un sacco di cose, in realtà. Basta osservare quegli strappi con occhi curiosi, e diventano pesci fiori nuvole conigli occhi coccodrilli rinoceronti. E anche Gattoboy, guarda un po’. C’è chi ha pensato che invece i pezzettini fossero troppi piccoli per stare da soli, e allora ha voluto incollarli tutti insieme per ottenere un vero capolavoro!

La scatola misteriosa ha prodotto anche bottoni, palette di legno dei gelati e carta argentata dei pacchi di caffè. Sono oggetti che superano la bidimensionalità, che hanno un corpo, una loro consistenza, un loro peso, che possono anche rotolare, capovolgersi, suonare. E combinati fra loro creano risultati inaspettati!

Con la complicità delle mamme, che ci hanno inviato le immagini degli oggetti preferiti dei loro bambini, quelle cose di cui non possono fare a meno, la scatola ha prodotto anche le fotografie di questi oggetti. I piccoli artisti sono rimasti piuttosto stupiti nello scoprire che la scatola era riuscita ad interpretare e concretizzare le loro preferenze! Così, hanno provato a reinterpretare quelle cose a e a rappresentarle con il materiale a disposizione.

Il percorso si sarebbe potuto concludere con la semplice apposizione delle firme degli artisti sulle loro opere d’arte, ma sarebbe stato un po’ riduttivo, rispetto all’impegno profuso. Ecco perché abbiamo voluto chiudere in bellezza con i loro autoritratti. Ed è stata la classica ciliegina sulla torta!

Hanno accompagnato questo nostro percorso quattro bellissimi albi illustrati, che abbiamo letto insieme all’inizio di ogni incontro: “Mettiti nei miei panni”, di Susanna Isern e Mylène Rigaudie, edito da nubeOCHO, “Un sasso nella strada”, di Antonini, Balduzzi e Scalcione, edito da Minibombo, “I cinque malfatti”, di Beatrice Alemagna, edito da Topipittori, e “E quella bestiolina chi è?”, di Carmen Queralt, edito da Kalandraka. Suggestivi, stimolanti, divertenti.

E anche un bel po’ di musica in sottofondo. Perché anche quella, quando è buona, aiuta testa e cuore (e mani) a viaggiare bene insieme!

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