Le statue raccontano: alla scoperta della città di Forlì

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Finalmente si ricomincia! Dopo un’altra pausa forzata, sono subito ripresi gli appuntamenti organizzati da Caracol – Associazione di Promozione Sociale insieme alla guida turistica Laura della Godenza che accompagnerà grandi e piccini nella scoperta della storia, dei simboli e dei personaggi della città di Forlì.

Pronti, partenza, via!

Punto di partenza del “Tour delle Statue”, che adornano le piazze e le piazzette che andremo ad esplorare oggi, è sotto la statua di Gian Battista Morgagni che si erge imponente nell’omonima piazzetta. I bambini ascoltano incuriositi Laura mentre ci racconta le gesta del celebre medico, ne descrive le particolarità dei vestiti, la folta parrucca di moda in quel periodo e gli strumenti del mestiere che lo circondano. Eh… attenzione attenzione…cosa regge in mano il celebre anatomopatologo? Qualche bambino dice una palla, per alcuni è una sfera magica ma a ben vedere quello che ha in mano è il teschio di una persona. Morgagni infatti studiava il corpo umano “da dentro” e questo gli ha permesso di fare importanti scoperte che hanno gettato le basi della medicina moderna. Dopo aver fatto un giro a 360 gradi intorno alla sua figura perché, come ci ricorda Laura, il bello delle statue è che gli puoi girare attorno, ci incamminiamo in questo freddo ma soleggiato sabato verso il cuore della città, la piazza più grande e più importante di Forlì, Piazza Aurelio Saffi.

Prima ancora di soffermarci sulla figura del celebre politico risorgimentale Laura ci invita ad osservare come è oggi questo luogo, crocevia dei 4 principali corsi del centro storico e circondato da alcuni dei palazzi più prestigiosi della città. Questa piazza che è ad oggi, tra le più grandi d’Italia, un tempo aveva un aspetto molto diverso. Da campo incolto, con il tempo, divenne un mercato del bestiame fino a diventare il cuore urbano di Forlì. Al suo centro si sono avvicendati nel corso dei secoli diversi monumenti: La Crocetta, la Colonna della Madonna del Fuoco ed in ultimo  il Monumento ad Aurelio Saffi, ricostruito due volte perché il primo andò distrutto durante gli eventi bellici dell’ultima guerra.

Dopo aver osservato le scritte i simboli che attorniano l’austero Saffi, ci incamminiamo verso la nuova collocazione della statua della Madonna del Fuoco ma prima è doveroso fare tappa davanti la chiesetta, un tempo scuola, da cui ha avuto origine la venerazione della Santa Patrona della città. I bambini ascoltano rapiti la leggenda che vuole che una notte un violento incendio si sviluppò nella scuola distruggendo ogni cosa. La mattina mentre le ceneri ancora fumavano ci si accorse che in mezzo a tutta quella distruzione era rimasto intatta solo una xilografia raffigurante la Madonna con il Bambino in braccio. Proprio in onore della Madonna del Fuoco venne eretta una colonna con la statua in marmo attualmente visibile in Piazza del Duomo che sarà l’ultima tappa del nostro tour.
Arrivati in Piazza Duomo i bambini osservano con il naso in su il bambino benedicente in braccio alla Madonna e molti di loro riconoscono, con stupore, la ringhiera che ogni anno, in occasione della Santa Patrona, gli alunni delle scuole di Forlì, rivestono di fiori di carta dando vita ad una suggestiva infiorata.

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