English Storytime: una piacevole sorpresa

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Le proposte del progetto Family Hub Mondi per Crescere della cooperativa sociale Paolo Babini di Forlì in questi mesi così delicati e difficili non si sono fermate ma trasformate.

Il racconto di Jennifer Zanetti, psicologa clinica dello sviluppo, e Teresa Dowding, madrelingua inglese ed esperta in outdoor education e storytelling

“Nonostante il periodo di grandi limitazioni fisiche e di interazione, abbiamo cercato di predisporre momenti di condivisione, gioco, cura, divertimento e relazione anche a distanza per genitori e bambini dai 0 ai 6 anni.

Una delle attività che ha riscosso sorprendentemente maggior successo è il ciclo di incontri di inglese con la madrelingua Teresa Dowding, che trasmette l’inglese ai piccoli in modo divertente e offre supporto ai genitori e insegnanti per creare un ambiente favorevole all’acquisizione della lingua a casa e a scuola.

La richiesta di partecipazione è stata talmente alta che abbiamo attivato ben 4 gruppi di ‘English Storytime’ per 5 incontri per ogni gruppo della durata di 45 minuti ognuno.

Ogni incontro è stato caratterizzato da una selezione di “Hello songs” e canzoni in movimento, per esempio “Clap everybody”. Si presentava poi un libro illustrato preso dal  ‘Amazing Books for Children’ a cui erano collegati tanti giochi semplici e canzoncine. I libri sono stati scelti con cura per bimbi e famiglie che stanno facendo i primi passi con l’inglese. Alcuni molto famosi come ‘The Very Hungry Caterpillar’, altri meno conosciuti come i bellissimi libri di Tim Hopgood. I bambini insieme ai genitori si sono lasciati coinvolgere con grande entusiasmo.

Il metodo

L’approccio è concentrato su 3 aspetti:

  • i bambini devono sentirsi a loro agio
  • vengono aiutati a comprendere il più possibile dei contenuti
  • sono incoraggiati a sentirsi sicuri e a contribuire, senza pressioni.

Gli incontri si svolgono quasi interamente in Inglese, ma non completamente. Diversamente da altre insegnanti madrelingua, che parlano solo in inglese, Teresa ci tiene a far sapere ai bambini che li capisce anche quando parlano in italiano. Questo promuove una relazione più forte e coesa, creando un rapporto di fiducia.

Limiti e vantaggi dell’educazione online

Essendo online certamente ci sono stati alcuni ostacoli tecnici da superare.
Come assicurarsi che ogni bambino potesse dare un contributo, sentire gli altri e farsi ascoltare? I gruppi erano intenzionalmente ristretti, massimo 8 famiglie a gruppo, per favorire l’interazione un po’ con tutti. Per esempio, una sessione si è concentrata su ‘The Very Hungry Caterpillar’ di Eric Carle, un classico per l’insegnamento ai piccolini dell’inglese come lingua straniera. Ogni bambino ha fatto un disegno mentre cantava la canzone: “Caterpillar’s hungry”. Intanto Teresa creava con stoffe colorate un bruco in tempo reale e chiedeva ai bimbi di scegliere il cibo da dar da mangiare al bruco. Grazie a questo processo tutti i bimbi erano altamente coinvolti. Dopo ogni sessione, attraverso il suo sito web, Teresa ha messo a disposizione dei partecipanti: materiali, video, PDF da scaricare. Sempre sul sito sono anche stati pubblicati i bellissimi disegni dei bambini.

Lo svolgimento online di queste sessioni aveva il grande svantaggio relazionale: sarebbe state bellissimo conoscerci meglio, toccarci, coccolarci, guardarci negli occhi, cantare davvero insieme. Ma la natura virtuale degli incontri ha creato altre possibilità: un progetto online, pensato e nato per le famiglie di Forlì e dintorni, si è inaspettatamente trasformato in un progetto dal respiro nazionale, con famiglie collegate da varie regioni lungo tutta la penisola: dalla Lombardia alla Calabria. Momenti di relax insieme: genitori e figli, nonni e nipoti o tutta la famiglia.

Le famiglie hanno apprezzato moltissimo questa proposta e ci hanno mandato feedback pieni di gratitudine e affetto per aver trasmesso loro stimoli e input che li hanno avvicinati insieme ai figli alla lingua inglese.

In conclusione del percorso è stato organizzato anche un incontro dedicato solo agli adulti: genitori, nonni, zii, professionisti, per condividere idee e consigli utili per familiarizzare con la lingua inglese in casa. L’uso dei libri è stato molto consigliato, così come la messa in atto di routines quotidiane atte ad introdurre semplici frasi e risorse di apprendimento.

I consigli per imparare l’inglese o una lingua straniera

Uno dei consigli più importanti è stato quello di usare un approccio ‘no stress’. Introdurre la nuova lingua in modo divertente, senza giudicare e senza paura di sbagliare, con lo scopo di sviluppare la sicurezza di sé nel provare. Lo scopo, a questa età, non è imparare liste di parole, ma di tune into (sintonizzarsi ) alla lingua e non avere paura di provare a parlarla.

Suggeriamo soprattutto l’uso di libri e canzoni. La lettura di libri insieme promuove un sano sviluppo socio-emotivo, la conoscenza e la comprensione del mondo, la creatività e l’immaginazione. Per questo motivo la lettura condivisa è importantissima a quest’età, non solo per l’apprendimento di una lingua nuova (lessico, ascolto, future abilità di lettura, pronuncia…) ma anche per creare momenti speciali da passare insieme e intrecciare legami più forti.

Ci sono tantissime ‘letture ad alta voce’, canzoncine, poesie, filastrocche e giochi semplici da trovare online. Youtube è una miniera d’oro. Ma attenti a non abusare dello schermo. Usate internet per la vostra ricerca, poi però giocate, cantate e divertitevi insieme, lontano dallo schermo.
Sono questi i momenti speciali, quando la tua bimba ride perchè hai detto ‘Caterpillar’s angry’ e lei, anche se ha solo quattro anni, sa benissimo che ‘affamato’ in inglese si dice ‘hungry’ – coll’ H!

 

Approfondimento

L’età che va dai 0-6 anni è l’età perfetta per avvicinarsi a una nuova lingua. Il cervello dei bimbi piccoli è predisposto all’apprendimento di qualsiasi lingua fin da prima della nascita. Tanti bambini in tutto il mondo imparano due, tre o anche più lingue – senza problemi. La cosa da ricordare è che loro non imparano nello stesso modo in cui lo facciamo noi grandi.

Nel passato si pensava (erroneamente) che il bilinguismo potessere causare confusione ai bambini, mentre in anni più recenti, numerosi studi in campo linguistico-pedagogico hanno dimostrato esattamente il contrario. Oggi sappiamo che il bilinguismo rende più facile l’apprendimento di altre lingue, migliora il modo di pensare e promuove i contatti con altre persone e le loro culture. Porta anche vantaggi economici: se vogliamo offrire a un bambino migliori opportunità per il suo futuro, il più bel regalo che possiamo fargli è proprio la passione per le lingue e l’approccio ad una seconda lingua fin dalla più tenera età.

L’inglese è la lingua ufficiale di 53 paesi. E’ la lingua più parlata a livello globale, con più parlanti (sommando nativi e non) che il mandarino o lo spagnolo. Si calcola che più di un miliardo e mezzo di persone nel mondo siano in grado di avere una conversazione in inglese. E’ la lingua più praticata sul web e nel circuito mediatico internazionale. Proprio per la sua qualità di lingua franca globale, conoscere l’inglese crea grandi opportunità nel campo del lavoro, dello studio e rende più appagante qualunque viaggio della vita. 

 

Leggi di più:

5 idee per aiutare il tuo bimbo piccolo a imparare l’inglese a casa con i libri

Giornata Europea delle Lingue – fatti linguistici

 

Dott.ssa Jennifer Zanetti,  Psicologa Clinica dello Sviluppo
Teresa Dowding, madrelingua inglese ed esperta in outdoor education e storytelling
Coopertiva Sociale Paolo Babini – Forlì

Foto di Andrea Piacquadio da Pexels

 

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