Giochiamo con il Metro nelle Aule a cielo aperto tra Codognè e Mazara

di

Codognè - Cortile della Scuola Primaria Collodi

Il progetto “Aule a cielo aperto” nasce in tempo di lockdown da un’idea condivisa tra atelieristi di “Solidarietà e Azione” di Mazara del Vallo in Sicilia e della ProLoco Codognè in Veneto, durante un confronto e una collaborazione tra partner del progetto “E se diventi farfalla”. Lo scopo era riuscire a raggiungere e a stare vicino ai minori dei nostri rispettivi territori e le loro famiglie, isolate dalla pandemia. Per mantenere vive le nostre relazioni e farci ancora presenti nella vita dei bambini, abbiamo cercato in un primo momento di far pervenire presso il loro domicilio delle proposte di gioco creativo, corredate di tutti i materiali necessari, grazie all’aiuto e al sostegno della Protezione Civile di Mazara.

A fronte delle inevitabili incertezze future sui flussi e reflussi della pandemia, è nata quindi l’idea di progettare delle attività che vedessero coinvolti i bambini e le bambine delle nostre comunità anche in un momento in cui si fosse reso necessario, a causa del protrarsi dell’emergenza sanitaria, offrire un supporto anche alle scuole dei nostri territori.

Per questo, abbiamo immaginato di tracciare all’interno dello spazio pubblico – piazza, cortile della scuola, biblioteca, ludoteca… – alcune aree designate come “Aule a cielo aperto” che tenessero conto delle misure di distanziamento in termini di organizzazione spaziale e di definizione di postazioni di sicurezza per bambini e operatori.

Le “Aule a cielo aperto”, tracciate a terra mediante nastri adesivi, gessi e vernici, o organizzate, ove possibile, in nuovi spazi attrezzati all’aperto, sono pensate per accogliere attività ludiche, creative e didattiche (lettura, arte e immagine, giochi di movimento, drammatizzazioni …), e anche per la libera fruizione e il libero gioco per i bambini e i gruppi familiari della comunità cittadina.

Le prime attività di gioco creativo per gruppi di bambine e bambine di “Aule a cielo aperto”, si sono svolte sia a Codognè, nella Sala Conferenza della Biblioteca Comunale e nel cortile della Scuola Primaria Collodi, che a Mazara, al Centro per l’Infanzia Villa Francesca, e hanno visto il Metro (di distanza), spazio simbolo dell’emergenza, al centro dell’esperienza ludica, con l’intento di ridefinirlo in maniera creativa alla luce della nuova emergenza del diritto al gioco, all’aria aperta e alle relazioni.

“Un Metro di Gioco” è anche il titolo di una serie di laboratori che prevedono il disegno di kit di materiali scelti, disegnati tutti con la costante del Metro come strumento di gioco. Nelle immagini della gallery, le prime esperienze nelle due città gemelle, con un kit interamente composto da elementi in feltro e velcro, realizzati in numero sufficiente per poter essere giocati individualmente dai bambini di una o più classi ed essere poi sanificati e rimessi in gioco successivamente.

In un periodo di smarrimento e isolamento di tante famiglie, aprire spiragli per dare libero sfogo alla creatività dei più piccoli crediamo sia ancora più importante e necessario, anche cercando di utilizzare le restrizioni per ideare nuovi modi di giocare e stare insieme.

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