“Nini”, le difficoltà di apprendimento degli studenti provenienti da contesti migratori

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Sarà presentato giovedì 15 febbraio alle 18 alla Social Domus di Bergami il libro “Nini, Identità linguistica sospesa tra disturbo e difficoltà di apprendimento” di Diop Oumar. Il mediatore culturale affronta il tema dell’importanza della lingua madre nei contesti di apprendimento e della necessità di valorizzarla analizzando alcuni casi di alunni e alunne senegalesi provenienti da contesti migratori.

Il volume, edito da Sestante Edizioni in collaborazione con Comunità Ruah, fa parte della collana “Valìs, ogni bagaglio culturale vale”. Una collana dedicata alla memoria di Zelda Amidoni, che, con i suoi studi e la sua sensibilità, si è impegnata a fondo nella conoscenza di molteplici culture e si è resa promotrice, con la sua costante opera nella provincia di Bergamo, di iniziative di relazione interculturali, fossero esse interventi in ambito scolastico o iniziative culturali territoriali, indelebili nella memoria di tutti coloro che le hanno vissute da vicino.

Zelda, che pure aveva viaggiato e vissuto in altri paesi, aveva solide radici nel territorio e profonda conoscenza dei propri riferimenti culturali, partendo dal dialetto parlato dai nonni. Sentiva, d’altra parte, anche l’urgenza di scoprire il quadro di riferimento dell’altro, prima di attivare i necessari processi di mediazione e negoziazione.
Per questo motivo dava molta importanza alla lingua madre; sosteneva che in essa risiede uno dei pilastri sui cui si fondano i tratti identitari di ciascuno di noi. Non a caso sosteneva che anche le persone con una grande padronanza della lingua italiana, quando si arrabbiano, generalmente lo fanno nel proprio dialetto o lingua di origine.
Abbiamo dunque accolto con estremo piacere lo stimolo, venuto dall’area cultura della cooperativa Ruah, di creare insieme una collana editoriale dedicata alla lingua madre, una collana che accolga opere “in e sulla lingua madre”, quale che sia, nella speranza che si sviluppi proprio come le attività iniziate da Zelda, che non si sono fermate dopo la sua scomparsa ma che, al contrario, si sono rinvigorite grazie a persone che hanno saputo cogliere la sua eredità di pensiero.

L’iniziativa è promossa da Fondazione Diakonia Onlus, Associazione Fileo e Comune di Bergamo e rientra nell’ambito delle attività del progetto Erre2 – Risorse di rete, finanziato dalla Fondazione Coi Bambini. Alla presentazione (ad ingresso libero e gratuito) interverrà anche Marcella Messina, Assessora alle politiche sociali del Comune di Bergamo.

 

 

 

 

 

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