Affabulazione, Ostia: Arteducazione di corridoio in remoto per promuovere sperimentazione artistica e nuove forme di socialità
di DOORS
Affabulazione nasce nel 2001 per sostenere il welfare di comunità del territorio ostiense, con particolare attenzione ai minori in condizioni di fragilità, attraverso la promozione di attività espressive, teatrali, intermediali e visive e un rapporto permanente di cooperazione e sussidiarietà con le reti socio educative, le istituzioni locali e quelle sovralocali.
Gli interventi informali di Arteducazione di corridoio sono tra le numerose attività che l’associazione porta avanti nell’ambito di progetto DOORS, in particolare con i formatori Simone Perra e Mirco Pierri, coordinati da Nancy Aluigi Nannini.
Gli Arteducatori di corridoio sono persone adulte qualificate in ambito socio-educativo che dentro la scuola ma fuori dal contesto formale delle aule, intercettano e agganciano quei ragazz* che per diversi motivi necessitano di una sponda sicura in una figura non istituzionale. Nessuno è lasciato a sé stesso e anche chi non sta volentieri in classe ha l’opportunità di apprendere, mediante un approccio peer to peer e attraverso attività arteducative di animazione e aggregazione!
I: In che modo avete trasformato il servizio di Arteducazione di corridoio per ottemperare alle misure previste dal decreto legge per l’emergenza Covid-19?
Affabulazione: I percorsi di Arteducazione attivati da Affabulazione sono stati progettati a partire da un grande desiderio: costruire uno spazio di accoglienza e di cambiamento dove ragazzi e ragazze hanno la possibilità da “protagonisti” di liberarsi dalla condizione di “incapaci” o “buoni a nulla”, cui spesso vengono costretti. Obiettivo principale: rafforzare l’autostima attraverso un percorso che utilizza gli strumenti dell’educazione emozionale e dell’esposizione alla bellezza. Gli Arteducatori che hanno lavorato nell’I.C. Giuliano da San Gallo, che pure fa parte del consorzio DOORS, sono riusciti a “toccare” le ragazze e i ragazzi: a farli sentire al sicuro e capaci, e a coltivare un rapporto di fiducia autentico e molto prezioso.
A causa dell’emergenza sanitaria, siamo stati costretti ad interrompere le attività all’improvviso, ma quel rapporto di fiducia, nato nelle ore erogate a scuola, ha giocato un ruolo fondamentale nella riprogettazione del servizio. I nostri due Arteducatori, Mirco e Simone, avevano già creato gruppi Whatsapp dove la comunicazione e la condivisione di idee, progetti e lavori, proseguivano oltre le ore di lezione. E proprio dalle voci che si sono espresse in questi gruppi, oltre che dalla possibilità concreta che ci ha dato Impresa Con I Bambini, è emersa la voglia di continuare, anche con modalità diverse.
Ma bisogna fare i conti con la fattibilità delle attività. Simone, il nostro “rivoluzionario della materia”, continua a sentire i ragazzi solo su Whatsapp perchè non è possibile tradurre digitalmente le attività di Arteducazione che seguiva: dalla riqualificazione delle aule, alla ristrutturazione di sedie e arredi. Mirco, invece, è riuscito a trasformare le sue lezioni solo quel tanto necessario per farle a distanza, mantenendo interessi, lavori e domande dei partecipanti. Per testare modalità e strumenti del lavoro on-line sono state fatte varie prove ed è stato necessaria una buona dose di elasticità per adattarsi alle diverse esigenze dei ragazzi.
L’Arteducazione di corridoio quindi continua, anche da casa anche a distanza. Abbiamo ripristinato virtualmente lo spazio del corridoio, per permettere ai ragazzi e alle ragazze della nostra scuola di (RI)scoprire e condividere interessi e capacità, nutrendo la propria autostima e attivando le motivazioni interne. Un lavoro che speriamo e crediamo possa portarli sempre di più ad una nuova percezione di sé: positiva, creatrice e foriera di crescita, passione e inclusione.
I: Che sforzi comporta rimodulare in modalità a distanza l’attività? Come stanno reagendo i ragazzi che seguite? In generale quali difficoltà incontrano?
Affabulazione: Rivivere la stessa atmosfera instaurata durante le ore passate in presenza, anche a distanza: questo lo sforzo maggiore. Non tutto il gruppo si è sentito da subito a proprio agio in questa nuova modalità interattiva: non si trattava di pigrizia, ma di difficoltà nel rapportarsi attraverso lo schermo. Fondamentale per il lavoro di Arteducazione di corridoio è proprio il contatto diretto tra ragazzi ed operatore: la possibilità di intervenire durante il processo di creazione e l’interazione tra tutti i partecipanti al corso.
Circa la metà dei ragazzi ha reagito positivamente, dimostrando subito molto interesse all’idea di poter proseguire il percorso iniziato a scuola, spesso esprimendo impazienza tra un incontro e l’altro: avrebbero voluto subito ricominciare e non aspettare i giorni prestabiliti. In quei momenti, hanno continuato a tener aggiornato Mirco sui progressi fatti: un lettering, uno stencil o uno sticker, ma anche producendo nuovi lavori in modo indipendente e presentandoli durante gli appuntamenti online.
I: Mirco ci racconti cosa stanno producendo i ragazzi durante i laboratori?
Affabulazione: I ragazzi hanno continuato a produrre opere su carta, cartone o altri materiali, praticando le tecniche dello stencil, del poster e dello sticker handmade. Alcuni lavori sono solo in parte replicabili on-line perché spesso i percorsi che propongo sono incentrati sulla realizzazione di opere murali, con vernice spray (che in casa non posso utilizzare) e diverse tecniche da acquisire che devono essere mostrate loro di persona.
Sicuramente seguirli a distanza non permette una parte del lavoro previsto, ma stimola comunque nuove possibilità di sperimentazione: ci concentriamo nello sviluppare la creatività dei singoli. I diversi supporti hanno giocato un ruolo particolare: quasi tutti si sono concentrati nel produrre nuovi stencil, poster e bozze di graffiti (sketch), opere che potrebbero essere poi replicate su parete, uno degli obiettivi fondamentali proposti sin dall’inizio del laboratorio. Alcuni, invece, stanno lavorando
a collage, iniziando a costruire storie con personaggi e parole ritagliati da varie riviste e incollati su vecchi libri rovinati.
I: Perché è importante portare avanti l’attività?
Affabulazione: Il risultato più importante raggiunto finora è la possibilità di dare continuità al percorso iniziato: non perdere il rapporto instaurato in precedenza, mantenere il gruppo unito e supportare le interazioni a distanza. Sono ragazzi di classi diverse, hanno formato un gruppo da zero, proprio attraverso i laboratori e le attività di Arteducazione, e hanno iniziato a superare gli attriti tra di loro, grazie soprattutto ai lavori collettivi realizzati “spalla a spalla”. Dare loro la possibilità di restare in contatto, vedersi, lavorare insieme anche se a distanza, fare a gara a chi ha più
inventiva e realizza l’opera più creativa, oppure dimostrare di essere migliorati nell’uso di una tecnica specifica, li sta motivando sempre di più.
L’aspetto più bello di tutta questa esperienza è che hanno imparato a dare più valore ai rapporti di amicizia tra compagni e all’incontro che è venuto a mancare, aumentando il rispetto reciproco. Sicuramente si tratta di un’esperienza che li sta facendo crescere e maturare in fretta: le attività online rappresentano un fondamentale supporto per accompagnarli e dare loro la motivazione necessaria per continuare ad essere attivi e positivi fino al termine delle restrizioni legate alla pandemia in corso. Gli incontri online ci permettono anche di mantenere i contatti con le famiglie, scambiare battute con i genitori entrando in una dimensione privata inedita, che rafforza l’identità del gruppo.
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