Torino: “FUORI ORARIO” supporto ai compiti e sostegno emotivo con l’Agenzia di Sviluppo Locale San Salvario.
di DOORS
A Torino, nel quartiere San Salvario, il progetto DOORS sostiene il servizio di supporto compiti FUORI ORARIO dell’ Agenzia di Sviluppo Locale di San Salvario Onlus dedicato a ragazzi e ragazze della Scuola Secondaria di Primo Grado dell’I.C. Manzoni. Questo servizio, nato dall’esigenza delle famiglie in un momento storico in cui la scuola decide di ridurre il numero di rientri pomeridiani, prevede una nuova soluzione per trascorrere l’orario del pranzo e dopo-pranzo insieme nel presidio territoriale della Casa del Quartiere. Un’occasione per rispondere al problema di solitudine dei giovani, creando momenti di aggregazione e scambio, , momenti per conoscersi, condividere storie, apprendere nuove regole. FUORI ORARIO, dal 2013, è un luogo dove si può pranzare e poi trascorrere qualche ora, a seconda del bisogno, con i propri coetanei e con animatori che accompagnano le attività: dai compiti ai giochi, ad attività proposte dai ragazzi stessi, seguite da personale “attento”, che stimola al protagonismo giovanile.
L’emergenza sanitaria sconvolge totalmente i ritmi della quotidianità: cambia la scuola e i servizi si adattano con flessibilità. L’emergenza colpisce la sfera psicologica ed emotiva di tutti, compresi i minori: emergono le fragilità e ne nascono di nuove. Così anche i servizi di sostegno allo studio individuale e di gruppo del progetto DOORS cercano di rispondere al cambiamento con creatività e innovazione.
Lo abbiamo chiesto a Cecilia Montaruli e Mariagrazia Salerno dell’Agenzia per lo Sviluppo Locale di San Salvario Onlus.
I: In che modo avete adeguato il servizio di supporto allo studio dopo il DPCM dell’11 marzo 2020?
Agenzia: In linea con la ripresa dell’attività scolastica a distanza, abbiamo deciso di continuare il servizio di sostegno allo studio, utilizzando le risorse on-line, attraverso la piattaforma ZOOM. Il servizio viene erogato tutti i pomeriggi, dal lunedì al venerdì, dalle 14.30 alle 16.30.
Abbiamo deciso di differenziare l’offerta. Il lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì sono dedicati al sostegno allo studio vero e proprio: compiti, tesine di terza media, preparazione a verifiche e interrogazioni, con un rapporto uno a uno oppure di due adulti e tre ragazzi al massimo. Il martedì pomeriggio, invece, viene organizzato un incontro di gruppo orientato al sostegno emotivo: un’occasione di condivisione di un momento ludico che consente ai ragazzi di vivere un momento di leggerezza insieme. Sempre il martedì pomeriggio, un’ora del servizio viene dedicata ad attività espressive, quali musica, danza e canto, supportati dagli artisti legati al Cap 10100, storico centro culturale di arte e creatività volto al protagonismo giovanile di Torino.
I: Che sforzi comporta rimodulare in modalità “a distanza” il sostegno allo studio?
Agenzia: Abbiamo avuto diverse difficoltà iniziali con le famiglie, in parte legate alla lingua e in parte al digital divide: abbiamo accompagnato i genitori passo passo nell’installazione di applicazioni e software. Abbiamo rassicurato i genitori sulla sicurezza dei collegamenti on-line, poiché temevano virus e hackeraggi.
E’ stato poi necessario fare un lavoro preparatorio per riuscire a concordare gli appuntamenti. I ragazzi, infatti, oltre alle ore di didattica a distanza con la scuola di appartenenza, continuano a portare avanti attività extra scolastiche: dalle lezioni di musica ai laboratori artistici). E, ovviamente, non dovevamo sovrapporre le nostre ore con quelle dei genitori che riescono a lavorare on-line da casa.
I: Come stanno reagendo i ragazzi che seguite? In generale quali difficoltà incontrano?
Agenzia: Il gruppo, nonostante sia affaticato dalle lezioni di didattica a distanza della scuola, ha reagito con entusiasmo. I ragazzi non vedevano l’ora di ritrovare i propri compagni del doposcuola, poiché le relazioni che si sono instaurate tra loro durante l’anno vanno oltre a quelle con i propri compagni di classe. Inoltre, è emerso un reale bisogno di sostegno nello svolgere i compiti: molti di loro necessitano di chiarimenti sulle lezioni, non riuscendo ad interagire con i docenti come in aula. E poi, stiamo sostenendo moltissimo i ragazzi e le ragazze che frequentano la terza media per la stesura della tesina.
Dal punto di vista tecnico, diversi ragazzi hanno serie difficoltà nella didattica a distanza perché non hanno un PC: devono collegarsi tramite cellulare e riscontrano problemi legati al sovraccarico delle reti. Per quanto riguarda il sostegno allo studio, abbiamo notato una maggiore fatica alla concentrazione: non è semplice condividere gli spazi all’interno delle abitazioni, dove gli altri membri della famiglia svolgono contemporaneamente altre attività ludiche o lavorative.
I: Come si è trasformato lo spazio di relazione nel servizio?
Agenzia: Emotivamente la relazione continua a essere viva e calda, ma il gruppo patisce soprattutto il fatto di non poter vivere una socialità fisica e reale (un pò come tutti noi). Non potersi abbracciare o sorridere vis a vis è un profondo cambiamento.
Stiamo riflettendo sulle conseguenze dell’attuale fase dove la relazione viene vissuta solo virtualmente: per l’adulto interviene su una personalità già strutturata e carica di esperienze, mentre per un pre-adolescente sta modificando la propria crescita, in termini di autostima, di posizionamento nel mondo e nelle relazioni sociali. In questo senso i mesi che seguiranno si presentano come un laboratorio in evoluzione che fornirà continuamente domande e una relativa capacità di adeguarsi ai cambiamenti in atto.
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