DigEducati spiega l’Intelligenza Artificiale all’Isola Bergamasca

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Proseguono le conferenze DigEducati dedicate ai genitori, agli insegnanti e a tutti gli adulti di riferimento del target di progetto.

Lo scorso 20 ottobre a Ponte San Pietro si è tenuta la conferenza dal titolo “Chat GPT e Intelligenza artificiale” in collaborazione con Cooperativa Aeris, Azienda Isola e Rete Bibliotecaria Bergamasca.

Le educatrici Noemi Imbimbo e Martina Ravasio si sono rivolte a Gianluigi Bonanomi, giornalista e formatore in ambito digitale e già stretto collaboratore del progetto, per presentare questo tema molto attuale.

Ma cos’è l’Intelligenza Artificiale e come funziona la sua manifestazione più discussa, Chat-GPT?

L’IA è una disciplina che mira a sviluppare sistemi informatici in grado di eseguire compiti che richiedono una forma di intelligenza tipicamente associata all’essere umano, come il pensiero razionale, l’apprendimento automatico, la comprensione del linguaggio naturale e il ragionamento. Questo campo affascinante sta trasformando radicalmente molteplici aspetti della nostra società, dalla medicina alla produzione industriale, all’assistenza domiciliare e molto altro ancora.

GPT-3 (Generative Pre-trained Transformer 3) è uno dei più avanzati e sofisticati chatbot basati su IA mai creati. Sviluppato da OpenAI, GPT-3 è in grado di generare testi coerenti, rispondere a domande, svolgere compiti di traduzione e addirittura emulare conversazioni umane. Questa incredibile capacità di comprensione e produzione del linguaggio lo rende uno strumento versatile e sfruttabile in moltissimi ambiti, dall’educazione alle professioni più disparate.

Mentre questi sistemi promettono di migliorare l’efficienza delle comunicazioni, l’accesso alle informazioni e molto altro, portano con sé una serie di sfide e preoccupazioni legate all’etica, alla privacy e al futuro delle interazioni umane.

 

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L’incontro ha rappresentato un’occasione unica per esaminare approfonditamente il complesso panorama dell’intelligenza artificiale, concentrandosi su entrambi i lati della medaglia: le opportunità straordinarie che l’IA offre e le sfide etiche e sociali che essa presenta.

L’IA, come Bonanomi ha sottolineato, può rivoluzionare il modo in cui svolgiamo le nostre attività, dall’automazione di processi complessi all’ottimizzazione della produzione industriale e al supporto alla diagnosi medica con una precisione senza precedenti. Tuttavia, è vitale adottare un approccio responsabile nell’implementazione di questa tecnologia, poiché il suo uso improprio potrebbe comportare serie conseguenze, tra cui la perdita di posti di lavoro, la diffusione di disinformazione e una potenziale minaccia alla privacy individuale.

Durante il corso dell’evento, il pubblico ha manifestato legittime preoccupazioni riguardo all’effetto dell’IA sulle abilità cognitive umane. Bonanomi ha sottolineato l’importanza di bilanciare l’adozione di tecnologie avanzate con lo sviluppo delle nostre abilità intrinsecamente umane, come la logica, la creatività e l’empatia.

Intrigante è stata anche la prospettiva del formatore riguardo al futuro dell’IA, suggerendo che potrebbe un giorno acquisire la capacità di provare emozioni. Tuttavia, ha chiarito che l’emozione rimarrà sempre l’elemento distintivo che separa le macchine dagli esseri umani, poiché quest’ultimi sono in grado di sperimentare e comprendere le emozioni su un piano profondo e personale.

 

Digeducati è un progetto di Fondazione della Comunità Bergamasca finanziato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e da Fondazione Cariplo. Fa anche parte del programma Repubblica Digitale, l’iniziativa strategica nazionale promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri nel quadro della strategia ‘Italia 2025’, per contrastare il divario digitale di carattere culturale presente nella popolazione italiana, sostenere la massima inclusione digitale e favorire l’educazione sulle tecnologie del futuro.

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