A Napoli nasce DieciMani, un nuovo progetto di Comunità Educante

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In fotografia si vede l'Obelisco di San Gennaro in Piazza Riario Sforza

A Napoli prende vita un nuovo progetto innovativo con a capo il Pio Monte della Misericordia: mira a una ridefinizione di Comunità a partire dai tre Ducumani nel pieno centro storico della città.

DieciMani, dal nome volutamente legato alla parola Decumani, é un progetto che prova a ridefinire la “Comunità” che appartiene ad uno spazio delimitato dai tre Decumani (dal Decumano Superiore a quello Inferiore) nel cuore del centro antico del Comune di Napoli.

Il progetto poggia sulle solide radici dell’esperienza del Pio Monte della Misericordia e della sua Rete, e vede tutti i soggetti del territorio parte attiva nella costituzione di una Comunità Educante partecipata.

Qui, le persone e le famiglie diventano promotori attivi di un cambiamento e gli enti coinvolti hanno la possibilità di strutturare e definire buone prassi di presa in carico condivisa.

DieciMani agisce essenzialmente in tre direzioni complementari:

  • la sottoscrizione di Accordi tra gli enti del territorio (servizi sociali e sanitari, scuole, terzo settore, enti non riconosciuti, parrocchie, centri sportivi, librerie) per superare la frammentazione degli interventi educativi e strutturare buone prassi di presa in carico condivisa di minori e famiglie in PE;
  • la formazione di un gruppo di lavoro di Case Managers Territoriali che possano prendere in carico nuclei familiari (in parte già in carico al PMM per aiuti economici) in maniera olistica e con l’obiettivo di una sempre maggiore autonomia;
  • la facilitazione di processi di auto-organizzazione e partecipazione attiva di questi nuclei fragili; la riqualificazione di uno spazio – piazza Riario Sforza – come luogo di incontro e possibilità per bambini e famiglie.

DieciMani è implementato in un territorio particolare della città metropolitana di Napoli.

Tra i partner del progetto, l’APS Movimentiamo il quartiere, l’Associazione Culturale Respiriamo Arte, il Comune di Napoli, la Fondazione Massimo Leone onlus, il Microbs di Napodano Concetta & C. Sas, la Napoli pop-up di Giuseppe Cerillo, la Realtà Futura e l’Università degli Studi di Napoli Federico II – Dipartimento di Studi Umanistici.

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