Rischio, piacere, uso, abuso…un percorso sulle sostanze.

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Si è tenuto nel mese di marzo il percorso ‘RAGAZZI: USO e ABUSO DI SOSTANZE’ che ha previsto una parte informativa, lavori in piccoli gruppi, condivisione.

È stato promosso dall’Azienda Speciale Consortile Valle Imagna – Villa d’Almè grazie al progetto CRESCERE INSIEME IN VALLE.

Abbiamo raccolto i feedback di alcuni partecipanti.

“Rispetto al mio immaginario, non ho scoperto nulla di nuovo, ma anzi ho riscoperto quanto il mondo delle sostanze sia vario, non legato solo a droghe ma anche ad altre e molteplici dipendenze in senso generico. Da adulto ed in questo caso da Amministratore  non può mancare il sapere e il dialogo con i soggetti coinvolti nel tunnel delle dipendenze e riuscire a risolvere e cercare di capire il perché e che cosa li abbia portati ad entrare in questo vortice.

Non si finisce mai di sapere e di imparare. Quindi spero che ci possano essere altri momenti come questi.”

Valentina Limonta, Amministratore del Comune di Valbrembo

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“Sono Arturo Magoni ho partecipato al corso perché ho spesso a che fare con ragazzi da 12 a 18 anni perché alleno i ragazzi di questa età, e volevo capire  come li potevo aiutare in caso incontrassi qualcuno che avesse di questi problemi. È stato positivo potersi confrontare con altre persone che hanno portato la loro esperienza per capire meglio questo problema. 

Nella ‘cassetta degli attrezzi’ sempre un po’ di pazienza e tempo per ascoltare i ragazzi, visto che spesso con noi, allenatori educatori, si confidano.”

Arturo Magoni, Almè

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“Durante gli incontri rispetto al mio immaginario ho scoperto che:

a) non tutto può essere a carico delle famiglie; che c’è la possibilità di poter essere condotti o che  non è poi così indispensabile portare i propri figli dal terapeuta per esempio, ma che attraverso un gruppo con esigenze comuni può  anche formarne uno ancora  più efficace: un gruppo amicale…

b) da adulto mi rendo conto che non può mancare nella mia cassetta degli attrezzi gli strumenti per la gestione dello stress e dei conflitti perché  ritengo siano essenziali al fine di  una sana convivenza e tutto ciò che ne consegue (=benessere)

c) la capacità di auto-lettura penso abbia rilevanza primaria, ma diventa efficace se si realizza attraverso  il confronto e la lettura con altri occhi.

Anche gli adulti hanno bisogno, come i loro adolescenti, di sentirsi parte di un gruppo .

Aggiungo che sono ben felice di poter partecipare ad occasioni come quella vissuta nel percorso educativo, non solo perché  fortemente rassicuranti, ma anche per la valenza sociale.”

Annalisa

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“Sono la mamma di due ragazzi di 14 e 9 anni e ho partecipato alle quattro serate sull’uso e abuso di sostanze soprattutto per avere degli spunti educativi e per conoscere meglio i problemi legati a questo tema.

Gli incontri sono stati molto interessanti, nel mio caso soprattutto per quanto riguarda il figlio quattordicenne, che sta cominciando ad affacciarsi ad un mondo nuovo, slegato dal contesto familiare e a vivere le prime esperienze tipiche dell’adolescenza.

Sicuramente questi incontri mi hanno permesso di farmi un’idea chiara di quali sono le sostanze più utilizzate dai ragazzi, dei fattori di rischio e dei modi per fare prevenzione. Ho trovato molto interessante l’intervento di Edoardo Polidori che spiega il sottile confine tra uso e abuso e il legame rischio-piacere nell’utilizzo delle sostanze. Questo mi ha permesso di capire meglio cosa succede nella mente di un ragazzo adolescente e quali sono le emozioni che possono spingerlo a sperimentare l’uso di sostanze. 

Come genitore credo che la famiglia abbia un ruolo fondamentale nel dare ai ragazzi delle regole, dei valori e dei punti di riferimento per renderli responsabili delle loro azioni e consapevoli delle loro scelte, e per fare in modo che riescano pensare con la loro testa e fare la scelta giusta anche quando si trovano in una situazione che non hanno mai affrontato prima.

Ho trovato molto interessante anche la parte sulle Life Skills, mi piacerebbe approfondire questo argomento e perciò ho deciso di acquistare uno dei manuali proposti, in particolare per avere degli spunti su cosa può fare un genitore per aiutare i propri figli a sviluppare le life skills.

Infine mi è piaciuto il fatto che le serate siano state strutturate con il coinvolgimento “attivo” dei partecipanti, questo rende gli incontri più ricchi e aiuta a mantenere un buon livello di attenzione durante tutta la serata.

Jenny Frosio

 

 

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