Partners e comunità educante: una relazione di reciprocità
di costruttoridifuturo
CROTONE, 4 ottobre 2019 – Riprendono a pieno ritmo le attività del progetto “COSTRUTTORI DI FUTURO” selezionato da “Con I Bambini – Impresa Sociale” nell’ambito del Fondo per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile. Prima però di ricominciare con le attività destinate ai ragazzi di età compresa tra i 6 ed i 14 anni, “NOEMI” Società Cooperativa Sociale a r.l. (Soggetto Responsabile dell’idea progettuale), si incontra con la rosa dei partner coinvolti per riflettere insieme e rispondere alla domanda posta dalla Responsabile di Progetto, Suor Michela Marchetti: “ripensare al percorso progettuale fatto fino ad ora e condividere la bellezza dell’esperienza vissuta e le speranze per il futuro”. Sono presenti la Cooperativa Sociale One, l’Associazione Amici del Tedesco, gli Istituti Comprensivi “Vittorio Alfieri” e “Alcmeone” e l’Arcidiocesi di Crotone e Santa Severina nelle persone dei loro referenti.
Lidia Russo e Natalia Tucci, referenti della Cooperativa Sociale “ONE” e dell’associazione Culturale “Amici del Tedesco” sostengono che la comunità educante si è consolidata. I laboratori di chimica applicata alla pasticceria, di geometria applicata ai murales e dei piccoli mestieri, hanno costituito piccoli gruppi ed hanno sviluppato la capacità di auto-organizzarsi. Si è creata una buona sintonia tra operatori e ragazzi. Gli stessi operatori sono riusciti a creare una piccola comunità educante trovando subito il seguito ed il consenso dei più giovani. Per il laboratorio di teatro in lingua tedesca, è stato molto bello poter vedere che i ragazzi sono stati la comunità educante di se stessi attraverso una peer-education che si è fatta strada spontaneamente.
La maestra Teresa Brizzi, in rappresentanza dell’Istituto Comprensivo “Alcmeone”, mette in evidenza la positività del percorso perché questo partenariato è diventato un punto di riferimento, al di là delle attività progettuale, in termini di rete e dei diversi punti di osservazione specialistici da parte degli attori significativi che ne fanno parte. Infatti la rete/comunità educante, è il punto nodale di questa iniziativa progettuale.
La referente dell’Arcidiocesi di Crotone e Santa Severina, Teresa Raimondo, referente dell’associazione “A Casa Di Iulia” che rivolge il proprio servizio a bambini affetti da disabilità, afferma che c’è una comunità educante rivolta alle famiglie e c’è un sostegno reciproco e concreto tra le stesse famiglie dei bambini che frequentano la loro ludoteca, soprattutto c’è il desiderio di affacciarsi al territorio per uno scambio, per la conoscenza, per un confronto costante.
È sempre un privilegio poter conoscere nuove realtà e creare legami di reciprocità diventa ricchezza per tutti. Solo così si può continuare a crescere e rimotivarci di fronte alle sfide quotidiane. Diventa importante continuare ad essere disponibili alla ricerca di senso in tutto ciò che facciamo per poter realizzare al meglio l’idea progettuale.
C’è una domanda però che risuona nelle menti della cabina di regia di “Costruttori di Futuro”: Riuscirà la comunità educante a non dipendere dai progetti? Come può una comunità educante consolidarsi senza il supporto di operatori specializzati che ne orientino il percorso? Si potrà dipendere sempre da progetti? E quando i progetti non ci saranno più? Ecco… questa è la sfida più importante!!! Fare in modo che la comunità educante possa camminare con le proprie gambe.
Noi adesso stiamo costruendo la comunità educante e per farlo e darle autonomia sono necessarie tre componenti: il consolidamento della rete, un confronto costante e dialogico e la partecipazione attiva di tutti gli attori significativi di questo progetto.
È importante che la comunità educante sia visibile e sostenuta affinché possa realizzarsi una sorta di emulazione del bene. Abbiamo l’opportunità di creare cambiamento valorizzando le risorse a nostra disposizione. Il privilegio di incontrarci ancora e rimanere saldi nel raggiungimento degli obiettivi di progetto rappresentano la nostra sfida. Essere co-protagonisti è una condivisione di responsabilità e condividere le esperienze, consente di realizzare l’incontro autentico tra le persone. Già… perché poi, alla fine della giostra, sono proprio le persone che hanno il potere di rendere questo mondo più bello!!!
Francesca Cantisani
“NOEMI” Società Cooperativa Sociale
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