Comunità in crescita, l’origine del progetto al Festival di Sabir

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Comunità in crescita è l’iniziativa promossa da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, nata con l’obiettivo di attivare e consolidare percorsi di inclusione rivolti ai bambini afghani rifugiati nel nostro Paese, con particolare attenzione alle bambine e alle donne.

In occasione dell’annuale Festival di Sabir – Festival delle culture mediterranee -, tenutosi quest’anno nella cornice di Trieste lo scorso 11-13 maggio, si è avuta l’opportunità di raccontare l’origine del progetto Comunità in Crescita, illustrarne lo sviluppo e discutere delle prospettive future

Nel corso del Festival di Sabir si sono discussi i temi dell’accoglienza e dei percorsi di inclusione per i minori afghani, proprio a partire dall’esperienza del progetto Comunità in Crescita.

Sabir, che da anni offre un’importante occasione per promuovere l’idea di cittadinanza mediterranea e le pratiche innovative per l’accoglienza e l’inclusione dei migranti – anche attraverso attività culturali, di formazione, accoglienza e comunicazione, ideate e realizzate in sinergia con reti di attori territoriali ed internazionali -, ha visto nel corso della tavola rotonda dedicata, un confronto di visioni globali che ha permesso di raccontare la genesi e lo sviluppo del progetto a quasi un anno dall’avvio ufficiale delle attività.

Nel corso della tavola rotonda sono state le voci di Marisa Belluscio (Con i Bambini – impresa sociale), Caterina Boca (Consorzio Communitas), Vinicio Ongini (esperto, Ministero dell’istruzione), Syed Hasnain (UNIRE), Francesca Anita Puntoriero (comune di Trieste), ed Eleonora Camilli (giornalista e moderatrice), a regalarci uno scambio di visioni sul progetto, e sulle sue prospettive future. 

La condivisione dei primi dati e delle prime riflessioni sul progetto Comunità in Crescita è stata un’opportunità preziosa per rafforzare le attività in corso e favorire un confronto costruttivo durante lo svolgimento delle azioni.

Importante la presenza dei servizi sociali del Comune di Trieste che ha permesso di ascoltare il punto di vista degli enti locali coinvolti che, nel loro intervento, hanno ribadito l’importanza di sostenere il lavoro in rete tra istituzioni e privato sociale. 

Toccante è stata la testimonianza di Hasnain Syed, rifugiato afgano che attraverso la sua storia e la sua esperienza, ci conferma ancora una volta la difficile situazione che vive il Paese dove oggi sono le donne a pagare le conseguenze degli scontri politici, ritrovandosi a perdere rapidamente molti dei diritti acquistati con fatica negli scorsi anni. 

Dal confronto è emerso poi come la scuola svolga un ruolo fondamentale nella crescita individuale e comunitaria, ma anche come elemento di sviluppo di nuovi modelli sociali e di democrazia e uguaglianza, come ha sottolineato Vinicio Ongini.

Sabir è stata un’importante occasione per condividere le prime riflessioni sul progetto grazie a un confronto costruttivo che aiuta tutti gli attori coinvolti a prendere coscienza del lavoro svolto da ognuno, rafforzare le attività in corso, individuarne di nuove e, soprattutto, attivare nuove reti di collegamento.

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