“Comunità in crescita”: iniziativa per oltre 1.400 bambini afghani in Italia

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Un sostegno di 3 milioni e 200 mila euro e circa 100 enti sociali già impegnati nei territori nell’accoglienza e inclusione dei minori afghani.

Comunità in crescita è l’iniziativa sostenuta da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, rivolta a 1430 bambini afghani con particolare attenzione alle bambine e alle donne.

«Alla fine di agosto il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile ha avviato l’iniziativa “Con i bambini afghani” e Con i Bambini ha subito promosso un invito pubblico aperto alle organizzazioni del Terzo settore con comprovate competenze in materia per avviare, insieme, azioni di accompagnamento educativo, dentro e fuori la scuola, e di inclusione di minori e famiglie giunti in Italia dall’Afghanistan» sottolinea Marco Rossi-Doria, presidente di Con i Bambini. «Dopo un attento processo di co-progettazione con tutti gli enti coinvolti – prosegue Rossi-Doria – siamo entrati nel vivo dell’operatività raggiungendo oltre 1.400 bambini afghani presenti nel nostro Paese, lavorando insieme alle istituzioni e in particolare con il Ministero dell’Interno per un percorso di azione molto concreto e partecipato che potrà essere replicato anche per altri eventi simili».

L’obiettivo che ci si propone è attivare e consolidare un sistema diffuso di inclusione che, attraverso il potenziamento della rete sociale di supporto, garantisca ai minori e alle loro famiglie uno stabile inserimento nella comunità territoriale di riferimento. Nel perseguire tale finalità, anche in accordo con scuole, Asl, Cipia e servizi delle città, si avrà sempre cura per l’inclusione dei minori afghani insieme all’inclusione di ogni minore in difficoltà, secondo la metodologia del mainstreaming. Saranno attivati percorsi di accompagnamento educativo nei centri di accoglienza, a scuola e nei contesti informali e sociali frequentati. Per ciascun minore preso in carico si predisporrà un piano educativo individualizzato basato sul sistema di gestione della “dote educativa”, che consente di coprire tutte le spese di accompagnamento che si renderanno necessarie per un valore di 1500 euro per beneficiario.

Il modello organizzativo del progetto si basa su tre livelli territoriali: locale, macro-area e nazionale. Le macro aree individuate, omogenee per numero di minori afghani accolti, sono 7 così ripartite: Lombardia 246 minori, macro-areacoordinata da Pangea OnlusLiguria e Piemonte 189 minori, coordinata da Save the ChildrenEmilia Romagna, Veneto e Friuli 193 minori, coordinata da Consiglio Italiano RifugiatiLazio e Campania 241 minori, coordinata da ArciSardegna e Toscana 195 minori, coordinata da Cooperativa sociale Il GirasoleAbruzzo, Marche, Molise e Umbria 164 minori, coordinata da Consorzio CommunitasBasilicata, Calabria e Puglia 202 minori, coordinata da Salesiani per il Sociale.

La cabina di regia nazionale è composta da Con i Bambini, il Tavolo minori migrantiTavolo asilo e immigrazioneAOI e Consorzio Communitas (soggetto responsabile).  Complessivamente si coinvolgeranno circa 100 enti sociali già impegnati nei territori nell’accoglienza e inclusione dei minori afghani. È garantita una stretta collaborazione con il Dipartimento delle Libertà civili e immigrazione del Ministero dell’Interno.

Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile nasce nel 2016 da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, con Governo e Terzo Settore. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. Con i Bambini attraverso bandi e iniziative ha selezionato complessivamente più di 400 progetti in tutta Italia, sostenuti con un contribuito di oltre 335,4 milioni di euro, raggiungendo mezzo milione di bambini e ragazzi insieme alle loro famiglie. Attraverso i progetti sono state messe in rete oltre 7.150 organizzazioni, tra Terzo settore, scuole, enti pubblici e privati rafforzando le “comunità educanti” dei territori.

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