Recuperi di inglese e italiano: il gioco come strumento di apprendimento | IC Gonin
di communityinaction
Quali corsi hai seguito?
All’IC Gonin di Giaveno ho seguito sei gruppi di recupero di italiano nel marzo 2023 mentre a all’IC Chieri 1 due gruppi di recupero di inglese nel novembre 2022 e maggio 2023. Le lezioni erano quattro per gruppo, da due ore ciascuna ed erano rivolte agli studenti delle scuole medie.
Partiamo dal recupero d’inglese com’è una lezione tipo?
Il recupero aveva l’obiettivo di ripassare degli argomenti affrontati durante l’anno e andare a lavorare su comprensione, speaking, listening e per alcuni gruppi potenziare le competenze. Quindi si partiva da una lettura, poi un video per discuterne tutti assieme. Infine per veniva proposto un gioco per poter allenare la lingua (sia nella grammatica che nel vocabolario) divertendosi. Potevano essere, ad esempio, indovina chi, scarabeo, memory o un gioco di investigazione a squadre. Per esercitarci nella conversazione abbiamo parlato di argomenti canonici come cibo, abitudini, hobby, Londra e Canada, ma anche di Sherlock Holmes ed Harry Potter per rendere più interessanti e partecipate le lezioni.
E quello d’italiano?
La struttura non era molto diversa, ma essendo anche rivolto alle prime medie si puntava più sul riprendere la regola grammaticale e fare esercizi su questo, compresi i giochi.
Com’erano le classi?
Miste, i ragazzi venivano da classi diverse e questo li ha portati a legare anche fuori dal proprio contesto ordinario. Il clima era informale proprio perché gli incontri non erano visti come una vera e propria lezione in classe, i ragazzi chiacchieravano molto tra loro e proponevano anche i giochi! Molti di loro avevano disturbi dell’apprendimento, difficoltà con la lingua e una relazione difficile con la classe, ma in questo contesto si sono potuti mettere in gioco diversamente, con persone differenti e senza pressioni.
In conclusione, i ragazzi si sono sentiti coinvolti?
Sì, oltre ai giochi, durante le conversazioni si stimolavano a vicenda con domande sugli argomenti di cui si parlava e nessuno rimaneva in disparte, c’era un entusiasmo generale. Tutto questo però si può creare soltanto se si ha tempo, magari su tutto l’anno, in modo che si formino meglio i gruppi e i ragazzi riescano a legare.
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