Alberi, fiori, farfalle, sassi

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Tra le attività sostenute dal progetto “CIPI’ – Canavese Insieme per l’Infanzia” al nido comunale “A. Olivetti” di Ivrea, partner di progetto, vi è stata l’attivazione di un percorso di BALYA YOGA per i bimbi, un laboratorio mai realizzato prima d’ora presso il servizio.

Il percorso si è realizzato in due delle quattro sezioni di nido. In una, la “Sezione Centro Storico”, hanno partecipato dieci bambini dell’ultimo anno di nido insieme a quindici bambini dell’adiacente scuola dell’infanzia “Opera Pia Moreno”. Il corso è stato quindi anche l’occasione per lavorare insieme con un approccio zero-sei. Nell’altra, la “Sezione Talponia”, hanno partecipato dodici bambini di età mista, da uno a tre anni compiuti. Ogni lezione con la maestra Silvia De Pasquale durava un’ora.

La struttura degli incontri era sempre la stessa e l’elemento di routine combinato alla novità delle attività proposte ha creato un contesto rassicurante e al contempo stimolante per i bambini. Tutti gli incontri iniziavano con un momento di accoglienza ludica, poi veniva letta una storia ad alta voce che faceva da filo conduttore ai giochi proposti durante incontro. Le storie erano dedicate a temi fondamentali, come l’amicizia, il rispetto degli altri e dell’ambiente, e durante la narrazione venivano distribuiti degli oggetti per catturare l’attenzione dei bambini e sperimentare con il corpo pose e nuovi movimenti. Le lezioni si concludevano sempre con lo stesso rituale, l’utilizzo della campana tibetana che la maestra Silvia faceva suonare sulla pianta dei piedi dei partecipanti. Quest’ultima parte della lezione è stata fin da subito la più attesa e amata dai bambini. Le lezioni sono sempre state accompagnate da un sottofondo musicale rilassante.

I bambini hanno sempre partecipato volentieri, sperimentando sia con il loro corpo che con l’immaginazione, le diverse Asana (posizioni) e i giochi di movimento relativi alla storia letta.

L’esperienza ha favorito la socializzazione e la coesione di gruppo in un ambiente ludico e piacevole impostato sul gioco e sul movimento. Abbiamo avuto solo riscontri positivi da questa esperienza, sia da parte dei bambini che da parte dei genitori che nei giorni successivi agli incontri ci riportavano con entusiasmo i racconti dei loro bambini. Per dirla con le parole di un piccolo partecipante che raccontava l’esperienza ad una delle sue educatrici: “Sai, Franci, che siamo diventati magichi [cit.] perché svegliamo stelline, diventiamo alberi, fiori, farfalle, sassi…”.

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