UNA VOCE FUORI DAL CORO: genitori e figli conquistati dalla Parental Experience di Sedici Modi di Dire Ciao

di

L’iniziativa, selezionata dall’impresa sociale Con i Bambini e interamente partecipata da Fondazione con il Sud, vedrà protagonisti centinaia di ragazzi lucani fino a venerdì 3 marzo

Leggi di più...

Il cinema che unisce tutta la famiglia come spazio di dialogo, riflessione e confronto tra generazioni. È  quello che è accaduto ieri sera al Cinema Teatro Andrisani di Montescaglioso (Basilicata), dove diverse persone hanno scelto di prendere parte a PARENTAL EXPERIENCE, il progetto dedicato alle famiglie inserito nell’ambito di Sedici Modi di Dire Ciao.

Il progetto – selezionato dall’impresa sociale “Con i Bambini”, nell’ambito del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile” e realizzato dall’Ente Autonomo Giffoni Experience – sarà in provincia di Matera fino al 3 marzo, coinvolgendo centinaia di ragazzi da tutta la regione. Il nuovo appuntamento è organizzato in collaborazione con l’associazione CineCreando, diretta da Giuseppe Di Sabato e con la partecipazione dell’associazione Pollinolandia di Terranova di Pollino

Genitori e figli hanno assistito alla proiezione di Una voce fuori dal coro”, esordio alla regia di Yohan Manca  che aveva già conquistato i juror della sezione Generator +13 del Giffoni Film Festival 2022 ed aver vinto il Gryphon Award come miglior film. Distribuito da Wonder Pictures, narra una storia familiare che ruota intorno a una forte passione per la musica lirica. Il film di Manca è liberamente tratto da un’opera teatrale intitolata Way We Left, My Brothers & I di Heidi Tillette de Clermont-Tonnerre, dove centrale è la musica, classica e contemporanea, che finisce per diventare co-protagonista.

Nour ha quattordici anni ed è l’ultimo di quattro fratelli, tutti più grandi di lui e dalle personalità focose, irascibili, mutevoli. I quattro sono abituati a fare famiglia tra loro da quando il padre è morto e la madre è in coma. I fratelli più grandi si arrangiano tra vari lavoretti, e con l’inizio dell’estate anche Nour viene coinvolto per contribuire all’economia familiare e alla cura della madre malata. Ma un giorno incontra Sarah, un’insegnante di canto che lo coinvolge nel suo corso.

Per Nour è l’occasione di scoprire una passione innata che gli viene dai genitori, e per aprirsi a un mondo diverso da quello in cui è cresciuto. L’intento del regista è quello di portare sul grande schermo una storia che mette in risalto il contrasto tra la vita difficile di alcuni quartieri e la delicatezza rappresentata dalle note. L’inserimento di diversi brani molto noti nella musica lirica riesce a fornire una connotazione particolarmente drammatica e toccante nel corso della storia, regalando una forte empatia tra lo spettatore e il protagonista Nour. Merita una menzione speciale la sequenza nella quale Nour inizia a cantare l’aria Una furtiva lagrima tratta dall’opera L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, con la speranza che la mamma possa svegliarsi da quel sonno profondo.

Ti potrebbe interessare

Sedici Modi di Dire Ciao a #GIFFONI50PLUS l’incrocio di conoscenze, creatività e innovazione per promuovere la cultura e il diritto al futuro

di

Il cinema come occasione di incontro e di crescita diventa sempre più protagonista negli spazi di #Giffoni50Plus. Dal 21 al 31 luglio...

Consegna dei diplomi per il laboratorio di giornalismo di Sedici modi di dire ciao, Gubitosi: “Comunicare è una grande responsabilità, scrivere è amore”

di

Ieri ad Eboli l’incontro conclusivo dopo il ciclo di dieci lezioni tenuto in collaborazione con il quotidiano La Città di Salerno. Il...