Ai Movie Days GLASSBOY e LA GUERRA DI CAM: con Sedici Modi di Dire Ciao cresce la voglia di cinema e condivisione
di giffoniexperience
La magia dell’infanzia, la voglia di stupirsi e stare insieme, il valore del confronto: sono gli elementi che hanno contraddistinto la prima giornata di Movie Days, il format di Giffoni totalmente dedicato alla scuola, questa volta in versione digital. Protagonisti migliaia di giovani, dagli 11 ai 17 anni, in collegamento nei digital cinema per condividere, ancora una volta, l’emozione del grande schermo e discuterne con docenti e coetanei. L’iniziativa fa parte di “Sedici modi di dire ciao”: il progetto selezionato dall’impresa sociale “Con i Bambini”, nell’ambito del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”, ideato e realizzato dall’Ente Autonomo Giffoni Experience. Partito lo scorso 1 febbraio, il piano coinvolgerà per quattro anni ragazzi di Campania (Eboli e Giffoni Valle Piana), Calabria (Cittanova), Basilicata (Terranova di Pollino), Sardegna (Nuoro) e Veneto (San Donà di Piave).
Due le opere proposte al giovane pubblico: si parte da GLASSBOY, diretto dal regista e sceneggiatore Samuele Rossi e liberamente ispirato al romanzo Premio Andersen “Il Bambino di Vetro” di Fabrizio Silei. Il lungometraggio esplora un genere poco frequentato in Italia, quello per ragazzi, rielaborando in senso contemporaneo l’immaginario dei grandi cult cinematografici. Distribuito da Solaria Film in collaborazione con Minerva Pictures, il lungometraggio racconta la storia di Pino, un undicenne come tanti che, a differenza dei suoi coetanei, vive da sempre isolato da tutti. A causa di una malattia ereditaria che ne mette a rischio la vita, è confinato nella sua grande villa dove vive sotto una campana di vetro, lontano dal mondo che può osservare soltanto attraverso una finestra. Ma nonostante la sua immaginazione e il colorato luna park della sua camera, Pino non può che sognare di vivere come gli altri ragazzi e di entrare a far parte degli Snerd, uno sgangherato gruppo di amici che, in sella alle loro velocissime bici, vede sfrecciare per le strade del paese. Tutto cambia dopo l’inaspettato incontro con la carismatica Mavi, la leader del gruppo, che lo mette alla prova offrendogli la possibilità di far parte della banda. Animato dal coraggio e da uno sfrenato desiderio di avventura e libertà, il ragazzo intraprende la strada verso l’emancipazione, mettendo alla prova le sue fragilità e le rigide regole di Nonna Helena (Loretta Goggi), intenzionata a far valere le sue convinzioni sul destino del nipote e dei suoi genitori (Giorgia Wurth e David Paryla). I guai non mancheranno e, aiutato dai suoi nuovi amici, Pino dovrà decidere di ingaggiare la sua personale battaglia per la libertà. Nel cast un’inedita Loretta Goggi nei panni dell’apprensiva e dispotica nonna, Giorgia Wurth, Massimo De Lorenzo, Giorgio Colangeli, David Paryla e Pascal Ulli, e il giovanissimo Andrea Arru nei panni del protagonista. Al suo fianco gli Snerd, ovvero gli esordienti Rosa Barbolini (Mavi), Stefano Trapuzzano (Ciccio), Gabriel Mannozzi De Cristofaro (Domenico), Mia Pomelari (Mei Ming) e Luca Cagnetta (Gianni), a capo della banda rivale, con i bulli Emanuele De Paolis e Stefano Di Via.
Numerosissimi gli interventi: Antonio, Vincenzo e Jole hanno più volte chiesto la parola alla facilitator Elena Scisci che, sul finale, ha raccolto le opinioni della platea virtuale. “Guardare dei film insieme ci fa sentire meno soli – hanno commentato i bambini – quando torneremo alla normalità ameremo ancora di più la nostra vita, perché ne avremmo capito il valore”.
Molto apprezzato anche LA GUERRA DI CAM, diretto da Laura Muscardin. Un film che tratta il tema della fuga in uno scenario post apocalittico, surreale quanto reale, soprattutto oggi. I protagonisti della storia, un ragazzino di nome Cam e sua sorella, intraprendono un viaggio alla ricerca di una via di fuga verso il mare: ultima possibilità di salvarsi e trovare la libertà. Per raggiungere i porti, devono attraversare lande abbandonate dove imperversano milizie armate e avidi trafficanti di esseri umani. Un itinerario spaventoso in balia di un mondo spietato. Tante le tematiche che emergono sulla superficie della storia: la questione ambientale, quella delle migrazioni , quella della solitudine di una generazione in cerca di se stessa. “Centrale nel film – ha detto uno dei ragazzi intervenuti – è il conflitto tra bene e male che è qualcosa di antico e di nuovo allo stesso tempo. Un tema al quale assistiamo ogni giorno e che fa parte per certi versi della natura umana. A conferma dell’universalità del linguaggio del cinema”.
*Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org.
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