L’Italia di Sedici Modi di Dire Ciao unita per i diritti dei Bambini e degli Adolescenti

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Importante evento con i cinque cantieri di Campania, Basilicata, Calabria, Sardegna e Veneto in occasione della Giornata Internazionale. I ragazzi hanno votato: uguaglianza, protezione, istruzione e privacy le loro priorità in fatto di tutela

 Il diritto all’uguaglianza, ma anche quello alla protezione, il diritto alla privacy e quello all’istruzione, i ragazzi di Sedici Modi di Dire Ciao hanno scelto e democraticamente, attraverso l’esercizio del voto, hanno individuato cosa sta loro più a cuore, quali sono le esigenze che debbano essere maggiormente tutelate dalla società, dal mondo che gli gira intorno, dalle istituzioni con cui interagiscono.

Lo hanno fatto in occasione della Giornata Internazionale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Insieme i cinque cantieri del progetto, presenti in cinque regioni italiane, hanno dato vita a questa simbolica campagna elettorale che è stata l’occasione per discutere e confrontarsi coralmente su temi di così grande rilievo e che davvero impattano sulla loro crescita e sulla loro formazione.

Ad organizzare l’evento è il Centro Socio-Sanitario San Nicola di Giffoni Valle Piana che da tempo svolge attività in partnership con l’Ente Autonomo Giffoni Experience che cura il progetto Sedici Modi di dire Ciao, selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Dalla sede de L’Astronave a pedali di Eboli, motore del Cantiere Campania, il collegamento con le altre sedi in Basilicata, Calabria, Sardegna e Veneto.

A coordinare le attività Giulia Troisi, responsabile del Centro. Con lei n veste di esperti le dottoresse Rossella Laudisio, Nicolina di Mari, Valeria Morgese e Valeria Milone.

L’evento ha preso avvio con la visione del video curato e realizzato dall’Unicef dal titolo “E tu, cosa farai?”.  Una proiezione di grande impatto emotivo e narrativo, come sottolineato da Giulia Troisi: “Ognuno di noi – ha detto – è responsabile per sé ma anche per le generazioni del domani e questi diritti tutelati dalla Carta sono fondamentali per la considerazione che è giusto avere di se stessi e degli altri”. E’ questo, infatti, il terreno su cui si esercitano i diritti. I ragazzi presenti all’attività ne hanno subito messo a fuoco la questione: i diritti servono per il rispetto che ciascuno deve nei confronti di se stesso e degli altri. E quali sono i diritti a cui i ragazzi hanno pensato stimolati dal video? Il diritto di giocare, quello di esprimersi in libertà, quello di abbracciarsi.

Subito dopo sono iniziate le operazioni di voto vere e proprie con la individuazione dei diritti candidati, la creazione di slogan, il confronto su quale siano i diritti che maggiormente li rappresentassero. Una riflessione corale molto partecipata.  Dieci i diritti, i primi della Carta dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza: Il diritto all’uguaglianza, il diritto alla non discriminazione, il diritto alla vita e allo sviluppo, il diritto alla partecipazione, il diritto a un’identità, diritto all’istruzione, diritto alla salute, diritto alla protezione, diritto alla privacy, diritto ad un ambiente sano.

Avvincente la presentazione delle candidature con i relativi slogan pensati dai ragazzi. E, poi, parola alle urne. Con il voto espresso segretamente da tutti i partecipanti e i successivi scrutini. Per il cantiere Basilicata a prevalere è stato il diritto all’uguaglianza con lo slogan “Tutti uguali, tutti uniti”. Per il cantiere Calabria lo slogan più votato è stato il diritto alla protezione con lo slogan “La protezione della mia crescita è importante. Stop ad ogni abuso”. Il diritto all’istruzione è quello a cui tengono di più i ragazzi del cantiere Sardegna con lo slogan “La conoscenza è per tutti”. Il riferimento è a difficoltà che si incontrano nei loro territori nell’accesso all’istruzione. In Veneto ha prevalso il diritto alla protezione con uno slogan in inglese “Take care of children, protect your peace”. In Campania il diritto più votato è stato quello alla privacy con un doppio slogan: “Per accedere alla mia privacy, inserisce la password” e “Giù le mani”.

Un pomeriggio di grande lavoro per i ragazzi di Sedici modi di dire ciao che, insieme, hanno riflettuto su un tema importantissimo, quello dei diritti. Che va affrontato con parole chiare, semplici, ma efficaci. Come solo i ragazzi sanno fare.

 

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