L’approccio integrato: una tela preziosa di relazioni da tessere con pazienza e delicatezza
di siriocoop
Tra le colonne sulle quali si appoggia il progetto Child Care che si occupa di tutelare i minori da ogni violenza c’è l’approccio integrato tra le diverse professioni e tra i vari servizi. Per questo il team nell’allestire il servizio si è dedicato all’attivazione di un’ampia rete istituzionale. E lo ha fatto con minuziosa attenzione, contattando uno ad uno tutti i referenti delle realtà che del minore si occupano. Dalla scuola ai servizi sociali, dall’azienda sanitaria al servizio di supporto psichiatrico o psicologico, tutti si devono coordinare e muovere al’unisono avendo come unico obiettivo la serenità e la salute del minore, a partire dalla sua condizione familiare.
Le famiglie che si trovano in condizioni di difficoltà tanto da necessitare di un supporto da parte di esperti nel campo sociale vengono definite “famiglie multiproblematiche”. Questo perché in genere alla base del disagio più o meno celato ci sono una serie di problematiche interconnesse, spesso non classificabili in termini di priorità, che colpiscono in modo più o meno pesante l’intero gruppo. Si tratta di situazioni in cui le reazioni a catena di carattere psicologico, economico, educativo, relazionale e culturale ricadono negativamente sulla serenità dei minori coinvolti.
In termini di welfare la famiglia è multiproblematica quando, attraverso i suoi vari componenti, stabilisce molteplici rapporti con vari servizi socio-assistenziali e socio-sanitari. Una realtà sempre più presente nel nostro paese, caratterizzata dalla presenza di disagi sempre più complessi. Di fronte a tali evidenze e sofferenze la risposta la indica chiaramente la legge: è l’approccio integrato lo strumento migliore per affrontare un fenomeno che si sta rivelando crescente. Perché le competenze chiamate in causa sono diverse e tutte devono agire insieme, muovendosi su linee comuni di intervento.
In questo quadro e con questo approccio il gruppo di lavoro di Child Care si muove nel delicato e difficile mondo del disagio minorile. E lo fa ogni giorno, in punta di piedi, ascoltando e portando sul tavolo della comune riflessione ogni spunto ed ogni informazione. Perché solo con uno sguardo completo alla problematica si elaborano soluzioni complete capaci di durare nel tempo.
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