Trame e tracce di passaggio: Percorsi esperienziali di continuità tra la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado

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Le ragazze e i ragazzi delle quinte elementari della “Dante Alighieri” e delle prime medie della “Gaslini” di Bolzaneto si sono confrontati sul tema del passaggio, del cambiamento e della trasformazione.
Ad ogni gruppo classe è stato proposto un percorso esperienziale con lo scopo di sostenere e accompagnare le alunne e gli alunni nel delicato rito di passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria e di costruire un ambiente sereno e socializzante per iniziare la futura esperienza scolastica.

Quali emozioni mi abitano nel momento della trasformazione?
Quali paure, aspettative, desideri, traguardi, intenzioni suscita questo rito di passaggio?
Come mi sento rispetto al cambiamento?

A partire dalla lettura condivisa del libro “Io sono una stella”di Alberto Benevelli e Loretta Serofilli, ci siamo messi in cerchio, classe per classe, e ci siamo ascoltati. Lo spazio del cerchio è una preziosa opportunità di allenamento all’espressione di sé, al rispetto e all’ascolto, è un luogo speciale per condividere sentimenti, esperienze vissute e riflessioni, in un’ottica di connessione empatica e crescita.
A seguito di un primo cerchio maieutico, in cui sono emerse le emozioni di ognuno legate al passaggio, ci siamo dedicati alla realizzazione grafica di un’opera individuale astratta ad acquerello in cui ogni colore/tratto/segno corrisponde a una specifica risonanza emotiva.
L’espressione artistica ha facilitato e liberato l’emersione del sentire di ognuno e in questo senso è stata sia tramite che legame per un elaborazione emotiva.
L’opera realizzata è poi diventata lo spazio fisico e simbolico di un dialogo/interazione/scambio tra i ragazzi delle diverse classi. È proprio sull’elaborato artistico che si sono intrecciati fisicamente legami, domande e relazioni. Attraverso un filo d’oro, che ha unito i sentimenti di tutte e tutti in un arcobaleno di sfumature, è nata la fiducia di sentirci parte di una comunità di apprendimento ampia e accogliente che valorizza le differenze e le caratteristiche del singolo in uno spazio non giudicante e che promuove il rispetto di sé e dell’altro.
Ora, passeggiando tra le vie e le piazze, si può incontrare un grande elaborato collettivo che colora il quartiere dei sentimenti delle ragazze e dei ragazzi che lo abitano: come tante bandierine tibetane unite da fili visibili e invisibili.

“L’Ago entra ed esce da qualcosa, lasciandosi dietro un filo/segno del suo cammino
che unisce luoghi ed intenzioni.
Le cose unite restano integralmente quelle che erano,
solo attraversate da un filo (per diventar parte di un qualcosa di più grande)”
Mara Lai

 

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