Emozionario | Un percorso esperienziale dedicato al primo ciclo della Scuola Primaria sull’alfabetizzazione emotiva
di arciaps
Riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri, per migliorare le proprie competenze nell’esprimerle e nel comunicarle. Questo l’obiettivo del percorso artistico/laboratoriale sull’alfabetizzazione emotiva (azione 8 del progetto Rete CEET – Cultura, Educazione, Empowerment, Territorio) proposto ai bambini della scuola Dante Alighieri di Genova Bolzaneto, quartiere periferico della città, a partire dalla lettura del libro Tarari Tararera, di Emanuela Bussolati.
Un percorso che finora ha coinvolto 12 classi, tra prime e seconde elementari, offrendo ad ognuna di esse 7 incontri a cadenza settimanale della durata di 90 minuti.
Prendendo il via da un’introduzione generale e condivisa sulle emozioni (cosa sono? come le esprimo? come le gestisco?) il percorso, articolato in modalità laboratoriale, ha offerto stimoli e attività per andare ad indagare differenti metodi per riconoscerle (cosa provo? dove e come lo sto sentendo? il bisogno corporeo segue quello emotivo?).
Partendo dal focus sulle emozioni base e sulla conoscenza dei bambini delle stesse, tutti gli incontri nella loro parte iniziale hanno dato spazio alla conoscenza reciproca e all’ascolto del gruppo classe, favorendo un clima di interazione e partecipazione collettiva.
Il libro guida che ci ha accompagnato è Tarari Tararera, scritto e illustrato da Emanuela Bussolati in lingua Piripù, una lingua inventata dall’autrice per il puro piacere di raccontare storie. La lettura del testo, onomatopeico e in una lingua inventata, ha permesso di far emergere una narrazione collettiva, raccogliendo il punto di vista di ognuno.
Le illustrazioni e le esplorazioni artistiche delle attività laboratoriali hanno permesso ai bambini di riconoscersi nel piccolo protagonista, Piribu Bibi, di esplorarne il vissuto emotivo scoprendo, o riscoprendo, sia le proprie emozioni che quelle degli altri.
Dopo una prima lettura integrale e un’analisi collettiva del testo, i successivi incontri li abbiamo dedicati all’approfondimento delle varie tematiche che il libro offre alternando momenti di condivisione e di esperienze artistiche/pratiche.
Ogni partecipante ha realizzato un proprio Emozionario per documentare l’esperienza: un quaderno illustrato/diario di bordo diviso in sette pagine, una per ogni incontro, che ha permesso di racchiudere e sintetizzare le parole, i colori e i segni legati alle emozioni emerse durante tutto il percorso.
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