Di-segni dal futuro
di casespeciali
L’Atelier “Di-Segni dal Futuro”, a cura dell’esperto Francesco Mangini, si è articolato in una serie di incontri svolti a Bari presso la Casa Speciale del Centro Futura e ha coinvolto circa 10 ragazzi e ragazze adolescenti e frequentanti il servizio comunale del Centro per le Famiglie dei quartieri S.Nicola Murat accompagnati dai loro educatori.
L’Atelier, seguito in ogni incontro dal tutor Silvano Di Pippo, si è posto quale obiettivo principale quello di far incontrare e approfondire in modo concreto da parte dei ragazzi/e, alla loro prima esperienza in tale ambito, le conoscenze digitali legate al mondo dell’illustrazione attraverso la proposizione e presentazione iniziale di albi illustrati, immagini e magazine con cui avviare gradualmente un percorso che portasse ragazzi e ragazze alla realizzazione creativa di propri originali elaborati grafici.
Nella prima fase dell’Atelier, gli incontri, finalizzati soprattutto alla conoscenza individuale dei partecipanti e del gruppo, sono stati incentrati sulla rielaborazione analogica della propria immagine fotografica. Attraverso l’uso di fotocopie lucidi e immagini di giornali e magazine, i ragazzi hanno così avuto la possibilità di provare l’utilizzo di strumenti presenti nella maggior parte dei programmi di editing digitale (ritaglio, layers, composizione) acquisendo la comprensione degli stessi e delle loro funzioni e successivamente sperimentandoli direttamente attraverso l’utilizzo del tablet.
La seconda fase dell’Atelier ha visto i ragazzi e le ragazze impegnati in tre diversi micro gruppi, ognuno dei quali finalizzato alla realizzazione di un personaggio che potesse simbolizzare l’idea che i ragazzi e le ragazze hanno della città in cui vivono.
Si è quindi proceduto con una attività di brainstorming in cui ognuno/a di loro ha proposto una parola legata ad un vissuto personale sul concetto di città. Successivamente tutte le parole raccolte sono state suddivise in tre macro aree tematiche: Cibo – Servizi – Cultura e Monumenti.
Ogni gruppo ha infine scelto una delle tre macro aree e, in base alla lista di parole ad essa relative, ha iniziato la creazione artistica di un personaggio fantastico identificandone, attraverso il disegno, le caratteristiche fisiche e elaborando per ciascuno di esso una breve narrazione. In questa seconda fase a differenza della prima più tecnico-pratica, i ragazzi e le ragazze hanno avuto maggiore difficoltà ad affrontare l’aspetto creativo e ad ideare i loro elaborati. Il confronto di gruppo e le riflessioni suggerite da esperto e tutor hanno nonostante tutto permesso loro di produrre delle brevi schede narrative sui personaggi che desideravano creare.
Da questa fase di lavoro di gruppo sono scaturiti tre soggetti:
- il polpo che non sa nuotare ed ha paura;
- il bus dell’azienda di trasporti locale, troppo vecchio per circolare ancora;
- la roulotte di cibo di strada che si trasforma in un terribile mostro mangia persone.
La fase conclusiva dell’Atelier ha visto il passaggio tecnico dei disegni dei personaggi, ideati dai ragazzi e dalle ragazze e da loro disegnati su carta, alla forma digitale, attraverso la loro scansione e rielaborazione grafica con l’uso del tablet, e la condivisione e verifica finale collettiva del lavoro dei gruppi attraverso la visione delle opere realizzate tramite videoproiettore.
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