Skuma – la sposa che fu sirena vista e raccontata dai ragazzi dell’I.C. Galileo Galilei di Taranto

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Il laboratorio “Skiuma. La sposa che fu sirena” conclude con una performance musico-teatrale l’intervento “Gli Atelier delle 100 esperienze” che, a partire dal mese di settembre, è stato realizzato nell’Istituto Comprensivo Galileo Galilei-Giusti coinvolgendo i ragazzi della classe I°C.

La scelta del testo, filo conduttore di tutto il laboratorio, non è stata casuale. Insieme ai ragazzi si è voluto richiamare quella che era la tradizione del cunto che fino ai primi anni ‘70 si praticava in molti vicoli della Città Vecchia da parte degli anziani e Skùma, la sposa che fu sirena, era proprio la storia più “gettonata”. Dopo il primo momento laboratoriale di conoscenza del cunto, della narrazione della storia stessa e di altre storie, si è passati alla rilettura del testo in termini grafici dando libertà alla creatività dei ragazzi con fogli bianchi e colori. Contestualmente al lavoro grafico è stato realizzato un percorso di ascolto musicale per collegare le musiche ai momenti narrativi del cunto stesso, individuandone poi alcuni brani che sono stati utilizzati come tappeto sonoro durante la comunicazione finale. Questo è stato un momento molto interessante per due aspetti. Il primo relativo alla conoscenza e consapevolezza, da parte dei ragazzi, dei diversi generi musicali (classica, d’ambiente ecc) da loro non conosciuti e, nella prima fase, talvolta osteggiati e derisi (a museke d’le muerte– la musica dei funerali). Il secondo aspetto interessante del percorso musicale è stata la gioia, anche motoria, di legare i movimenti del proprio corpo ai brani musicali. Non possono essere tralasciati i momenti che durante il percorso laboratoriale hanno creato piccole situazioni di crisi da parte dei ragazzi rispetto alle tante novità che venivano loro proposte ma che, attraverso metodologie di ascolto empatico e improvvisazioni libere, sono stati sempre superati con grande curiosità ed “impetuosa energia ludico creativa”.

Per i ragazzi e le ragazze la “sintesi” di questo percorso ha avuto luogo l’ultimo giorno, nel grande cortile della scuola Consiglio, alla presenza di amici e genitori. Nonostante l’emozione che in quel momento sovrastava la “spavalderia”, sono riusciti a dar vita ad un momento di gioia pura e divertimento. Le risate e le grida di quella mattina hanno ripagato l’impegno di operatori e docenti lungo tutto il percorso laboratoriale. È stato il momento più gratificante in quanto in poco tempo si sono concretizzati e verificati tutti gli obiettivi che erano alla base del percorso laboratoriale: lavoro di gruppo, inclusione, miglioramento delle relazioni tra i ragazzi, autostima, capacità di autoironia, rispetto delle regole ecc.

Il laboratorio ha avuto una bellissima coda con la riproposizione di alcuni momenti della storia di Skùma in occasione dell’inaugurazione, il 29 giugno, della struttura di San Gaetano, inserita nel nuovo progetto finanziato da Fondazione con il Sud: L’isola che accoglie, momento al quale ha partecipato un folto pubblico e di fronte al quale alcuni dei ragazzi che avevano partecipato al laboratorio “Gli atelier delle 100 esperienze”, sono stati i veri protagonisti, emozionando tutti i presenti per la loro autenticità, simpatia e bravura.

   

 

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