Laboratori di lettura nel “Centro della Comunità” di Selargius

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“I pensieri infantili sono sottili, a volte sono così affilati da penetrare nei territori più impervi arrivando a cogliere, in un istante, l’essenza di cose e relazioni. Ma sono fragili e volatili, si perdono già nel loro farsi e non tornano mai indietro”, scriveva Franco Lorenzoni, Maestro elementare e Pedagogista, e proprio per questo è nostro compito custodirli e renderli eterni.

Considerando l’importanza della lettura abbiamo pensato di proporre nelle ore di attività all’interno, un laboratorio di lettura per bambini. Nel nostro caso, ci siamo concentrati sulla fascia di età 4/6 anni. Abbiamo pensato quanto sia importante suscitare e stimolare i bambini, attraverso la narrazione, i racconti, gli aneddoti, le metafore, sin dalla tenera età. Il momento della lettura è fondamentale, occorre concentrazione e serenità; Noi scegliamo di leggere i libri durante l’ora della merenda, per poi proporre l’attività subito dopo, e chiudere la nostra azione maieutica in bellezza.

Nel “nostro laboratorio”, hanno bussato alla porta grandi autori, come:

Peter H. Reynolds, con il suo “il punto” ci sprona credere in noi stessi e negli altri; Francesca Sanna con il suo meraviglioso racconto illustrato “Io e la mia paura”, che racconta il cambiamento dal punto di vista di una bambina e ci fa vedere che la paura non è poi così tenebrosa;

Kobi Yamada con il suo racconto “Che idea!” ci insegna a credere in noi stessi e nelle nostre idee seppur bizzarre;

La rinomata Beatrice Alemagna ci delizia con il suo raffinato albo illustrato “Le cose che passano”, un tocco delicato, consigliata la lettura dagli “zero ai duecento anni”, e sempre la leggendaria Alemagna ci parla di “Che cos’è un bambino?”, ma soprattutto che cos’è l’adulto?

Il tocco finale è quello della celebre Anna Llenas che con il suo racconto “Il buco” analizza la voragine dovuta ad una perdita.

Ma le cose più preziose sono quelle che emergono dopo la lettura, abbiamo pensato di scrivere qui i pensieri più belli dei bambini, nella speranza di regalarvi un attimo di spensieratezza e allegria:

IL BUCO

ARIANNA 4 ANNI: “Ma questa bambina forse non mangia dolci, perché io quando li mangio si gonfia la pancia, non c’è un buco”

BENEDETTA 6 ANNI: “Io vorrei farle mangiare un cuore, per ché mi sembra triste, ci serve l’amore”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CHE IDEA!

Domanda: da dove nasce l’idea? la vostra di che colore è? Ha una forma?

LEONARDO 4 ANNI: “La mia idea è gialla perché è il mio colore preferito, anzi ha la forma di un dinosauro giallo, nasce nel bosco”.

ALICE 4 ANNI: “non nasce nel bosco, nasce nel cervello, qui.. la mia idea ha la forma del mio gatto però”

 

IL PUNTO

OGNUNO LO VEDE A MODO SUO

CHE COS’è UN BAMBINO?

DOMANDA: che cos’è un adulto? Tu ne conosci qualcuno?

ELISA 5 ANNI

 

CHE COS’è UN BAMBINO?

ALICE 4 ANNI: “sono una bambina perché mi piacciono le fragole, i wurstel, so palleggiare e so fare le capriole.

 

 

 

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