Coronavirus: connettiamoci!!!!
di budgeteducativi
《Tutto quello che il Decreto Coronavirus non può dire》(e che invece noi #PFP diciamo ?)
Come cantava Battiato già alcuni decenni fa viviamo “strani giorni”.
Nessuno di noi, allo scoccare della mezzanotte del primo gennaio 2020 – mentre brindavamo e ci abbracciavamo per la gioia del nuovo anno che si avvivava – poteva mai immaginare che da lì a pochi mesi sarebbe arrivato un decreto che ci proibiva di abbracciarci e di baciarci, di stare gomito a gomito a tavola, di andare in un bar affollato la sera con i nostri amici. Eppure è successo, come in un film di fantascienza di serie B, sono arrivate prescrizioni pubbliche che ci proiettano in una vita da marziani, alieni tra di noi: il pericolo corre sulla pelle dell’altro, dobbiamo starne lontani, ad una distanza di sicurezza, come il sesso è ritenuto pericoloso, e quindi vietato, in un mediocre film futurista degli anni ’90, “Demolition man”.
Con la lente di una psicologia positiva possiamo dire, però, che questi “strani giorni” possono diventare “giorni buoni”. Senza avere contatti con la pelle, agli uomini che si incontrano restano di improvviso due organi importanti a disposizione: gli occhi e il cuore.
Il Decreto non lo dice, ma la prescrizione ci invita a guardare, a fissare l’altro nella nostra memoria solo con lo sguardo, a sorridergli di gusto per dimostrare che l’incontro è avvenuto, anche se le mani non si incrociano, e ci costringe a connetterci con la comprensione del cuore alle tante lezioni che questo Virus sta dando all’umanità.
Il Decreto non può dirlo, ma potrebbe essere letto così.
DPCM 4 marzo 2020
(…)
b) sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro di cui all’allegato 1, lettera d).
(…)
d) limitatamente al periodo intercorrente dal giorno successivo a quello di efficacia del presente decreto e fino al 15 marzo 2020, sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza; sono esclusi dalla sospensione i corsi post universitari connessi con l’esercizio di professioni sanitarie, ivi inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, i corsi di formazione specifica in medicina generale, le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie, nonché le attività delle scuole dei ministeri dell’interno e della difesa.
(…)
g) i dirigenti scolastici attivano, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità;
h) nelle Università e nelle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, per tutta la durata della sospensione, le attività didattiche o curriculari possono essere svolte, ove possibile, con modalità a distanza, individuate dalle medesime Università e Istituzioni, avuto particolare riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità; le Università e le Istituzioni, successivamente al ripristino dell’ordinaria funzionalità, assicurano, laddove ritenuto necessario ed in ogni caso individuandone le relative modalità, il recupero delle attività formative nonché di quelle curriculari ovvero di ogni altra prova o verifica, anche intermedia, che risultino funzionali al completamento del percorso didattico.
di Angelo Moretti,Coordinatore #ProgettoPFP
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