Coltivare il Benessere tra riscoperte e nuovi significati

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Promuovere il Benessere è sempre un’impresa, ma rimane una priorità da continuare a coltivare e perseguire, anche in tempi nuovi e inaspettati. Abbiamo provato ad interrogarci sulle sfide da affrontare, rileggere i vecchi e nuovi significati per mettere a disposizione dei genitori alcuni strumenti per continuare a coltivare il ben-essere dei minori.

È una parola chiave anche in uno dei documenti fondamentali che riguardano bambini e adolescenti. Nel preambolo della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia si fa riferimento a questo termine legandolo in modo imprescindibile alla famiglia “unità fondamentale della società ed ambiente naturale per la crescita ed il benessere di tutti i suoi membri ed in particolare dei fanciulli,” proprio per garantire ai minori tutta la protezione necessaria “per poter svolgere integralmente il suo ruolo nella collettività”.

Promuovere il benessere significa quindi coltivare il “bene” e l’“essere” del minore, proprio per crescere e stare bene insieme. Con questa accezione Bell’Impresa ha declinato la riflessione rispetto a questa parola chiave, esplorandone le implicazioni in tutti gli spazi e i luoghi che i bambini e i ragazzi vivono o che si sono trovati a vivere.

Innanzitutto bene-essere è esplorare le emozioni. È necessario acquisire un vocabolario comune per reinterpretarle, tra il bisogno crescente di socialità e il distanziamento sociale imposto dalla pandemia. Rabbia, smarrimento, solitudine, conflitto, paura necessitano di essere accompagnate, con strumenti adeguati, per poter diventare occasione di crescita forte e consapevole.

In secondo luogo, il ben-essere deve essere analizzato anche nei nuovi spazi legati al mondo digitale.  In questo anno di pandemia l’ambiente digitale è stato oggetto di scoperta per i bambini più piccoli e di nuove esplorazioni per i più grandi. Impossibile negare la crescita del tempo trascorso nell’ambiente digitale, i cui impatti a breve e lungo termine sul benessere dei bambini e sui loro diritti sono incerti.  Non è un caso che, proprio nel mese di marzo, sia stato approvato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite un commento generale che attualizza l’interpretazione della Convenzione dei Diritti dell’Infanzia per garantire che i bambini traggano vantaggio dal coinvolgimento nell’ambiente digitale, con la mitigazione dei possibili danni associati.

Infine, benessere implica coltivare l’”essere”. È importante non perdere la bussola in questo periodo complesso affinché l’adulto continui ad essere una figura centrale che sa mettersi in ascolto e al contempo volgere lo sguardo “oltre”, ad un futuro, anche proiettato al mondo del lavoro, difficile da immaginare ma fondamentale per coltivare i talenti di bambini e ragazzi.

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