Incontrarsi e incrociarsi: la sfida del lavoro insieme. Aggiornamenti dalla rete campana

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sdr

Le sinergie. La rete campana di Bella Presenza si è incontrata nella sede della capofila, la cooperativa Dedalus, per fare il punto sulle tante attività in corso. Una parte del lavoro è stata dedicata alla riflessione collettiva sulla co-progettazione tra cittadinanza attiva e scuole coinvolte nel progetto. La rete di partner che anima Bella Presenza, sin dalle sue origini, si propone di “cambiare il quadro” dell’intervento, di produrre cambiamento sia dentro le organizzazioni e le istituzioni, sia nel contesto in cui si lavora insieme. E’ emersa con forza l’importanza di provare a vincere la paura di “abbandonare i porti sicuri”, di essere disponibili a mettersi in gioco nel lavoro e pronti ad imparare, di ribaltare lo sguardo sulle relazioni, cogliendone le risorse e non solo le fatiche, usando ciò che si sa fare bene come dono da mettere a disposizione degli altri partner.

 

 

In quest’ottica, oltre alla necessità di valutare l’impatto delle attività sulle competenze di base degli alunni, sul contrasto alla povertà educativa e sull’aumento del protagonismo, è stata ribadita l’importanza dell’intreccio tra attività curriculari e non curriculari, al fine di creare un metodo di lavoro meticcio, che tenga insieme due mondi diversi, quello della scuola e quello delle organizzazioni di cittadinanza attiva, e che consenta alla scuola di essere più accogliente e attrattiva per gli alunni e le alunne che fanno più fatica.

 

Le attività. Vanno avanti i laboratori di auto-narrazione, argomentazione e lettura espressiva condotti dall’associazione “A voce alta” negli istituti comprensivi Bonghi e Bovio Colletta e nel Liceo Scientifico Caccioppoli e Fermi Gadda. Le attività prevedono il coinvolgimento dei ragazzi attraverso la lettura di brani di classici come Shakespeare e Bartolomè de Las Casas, la visione di interviste a personaggi noti e di film. L’obiettivo ultimo degli incontri è riuscire a stimolare i ragazzi, mettere al centro i loro pensieri e le loro idee sia su concetti astratti, sia su temi sociali, sia sui loro sentimenti, nell’ottica di favorire e migliorare le dinamiche di interazione tra compagni.

 

Impegnati nei laboratori con i ragazzi del Liceo Caccioppoli anche gli operatori di FONDACA. Il focus delle attività proposte è proprio la riflessione sulla realtà e sulle percezioni relativamente a fenomeni in corso, come le migrazioni, e sul concetto di cittadinanza tridimensionale: non solo l’appartenenza (lo status e l’’identità), ma la dimensione dei diritti e dei doveri e la partecipazione politica e di cittadinanza attiva. Le attività hanno visto il coinvolgimento di attivisti civici come quelli del gruppo Retake Napoli e Greenpace. L’idea guida è di presentare ai ragazzi il variegato panorama dell’attivismo civico locale e di mostrare da vicino la bellezza del mettersi in gioco in prima persona per tutelare i beni comuni, come l’ambiente o i luoghi della propria città, ma anche per difendere il rispetto dei diritti e le persone in difficoltà. I ragazzi hanno poi incontrato loro coetanei di altri paesi che frequentano il Centro Multiculturale Nanà. Sono stati accolti dagli operatori ed educatori che hanno guidato l’incontro curando la presentazione del centro e raccontando alla classe che tipo di attività si fanno e chi sono i ragazzi che lo frequentano. Durante questo momento di conoscenza reciproca sono nate spontaneamente delle belle occasioni di scambio, come ad esempio l’offerta di disponibilità di alcuni studenti ad aiutare i coetanei stranieri nello studio della matematica.

 

Nella scuola Marotta nel quartiere Soccavo, il cuore del rione Traiano, la cooperativa Orsa Maggiore sta portando avanti uno sportello-antenna per supportare i genitori che hanno poca dimestichezza o non possiedono un computer a iscrivere i figli nel passaggio tra elementari e medie e tra secondarie inferiori e superiori. Un primo momento di contatto diventa così il primo passo per poter affiancare le famiglie nel percorso educativo dei loro ragazzi ed essere sostenuti nella funzione genitoriale.

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