Il terzo incontro. L’immagine dei volti
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Oggi si inizia a costruire con le proprie mani una maschera si dà voce ad un nuovo linguaggio: la fantasia.
Mentre si prepara l’aula ricoprendo i banchi per non sporcare, notiamo arrivare due nuovi partecipanti: due fratelli tunisini.
Il lavoro manuale diventa occasione di scambio culturale nello stesso attimo in cui si nominano le parti del viso, i materiali e la tecnica di esecuzione.
Dopo aver preparato colla di cellulosa e fogli di giornale si predispongono le basi su cui si modelleranno i lavori. In poco tempo ci si accorge che ogni ragazzo inizia a caratterizzare un volto in modo differente.
Ciò che è stato creato dovrà essere terminato nella lezione successiva.
Osservazioni:
Il gruppo di lavoro partecipa attivamente alle attività proposte, collabora pienamente al fine di abbattere le barriere linguistiche.
L’attività diventa occasione di racconto delle proprie vite e di ciò che si vuole fare in futuro.
Come già osservato ogni individuo lavora senza farsi influenzare dagli altri sviluppando una maschera con caratteristiche differenti.
Ora bisognerà vedere come termineranno la caratterizzazione.
Microcosmi
[foto: Luca Maccagni]
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