BATTI IL CINQUE: UNO SGUARDO AD AGOSTO

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“4/4 di silenzio, ma dopo batti un 5 e vai! Sarà un ponte grande intorno al mondo, ci farà incontrare in tutte le città!” (“Batti 5”, Zecchino d’oro 1998, testo di Emilio Di Stefano).

‘Incontrare’, dopo il silenzio, perché #batti5 è #tuttifuori: la gioia, che di solito esplode al suono della campanella dell’ultimo giorno di scuola, quest’anno è divampata alla riapertura dei cancelli.

Ventidue bambini, quattro educatrici, genitori, volontari e collaboratori scolastici, si sono dati appuntamento il 31 agosto per riprendere il progetto nazionale per il contrasto alla povertà educativa minorile, che comporta diritti negati, mancanze di opportunità e futuro a rischio.

Nella più stretta osservanza delle normative antiCovid, triage, sanificazione, mascherine e distanziamento, sono stati praticati da tutti e per tutti.

Unico esonerato: il robot Rainbow2020, il moderno Pinocchio, fin troppo digitalizzato a causa del lunghissimo lockdown, che ha accompagnato i piccoli alunni nel loro percorso per tornare a essere ‘bambini veri’.

Tutte le mattine, l’accoglienza nelle aule (con i banchi singoli), è stato il momento per raccontarsi, confrontarsi con i compagni, allenarsi al rispetto reciproco e al rimettersi in gioco.

La prima parte della mattinata è stata dedicata ai compiti: aiuto per chi era rimasto indietro, consolidamento per chi aveva già terminato ed esercizi mirati creati ad hoc per i più fragili.

I volontari e le leve civiche hanno dato il meglio di sé, con passione e dedizione, conseguendo ottimi risultati.

Dopo la merenda, ci si è potuti dedicare alla spensieratezza: ogni allievo ha costruito il proprio robot Rainbow2020, poi trasformato in bambino, ognuno con le proprie emozioni e aspettative verso il ritorno sui banchi.

Sono stati organizzati giochi per ogni gruppo e competizioni tra squadre, pur mantenendo le distanze di sicurezza.

Come la musica ha unito gli italiani alle finestre durante il lock down, così le educatrici si sono improvvisate Dj su richiesta, creando la colonna sonora che ha accompagnato questo ‘allenamento’ al rientro.

L’insegnamento di un metodo di apprendimento ha avuto la stessa importanza di quello dei valori dell’amicizia, della collaborazione, del non avere paura di sbagliare, dell’accettare le sconfitte, dell’affrontare le difficoltà, del credere in se stessi e nei propri obiettivi.

“L’uomo è per natura un essere sociale” scriveva Aristotele nella sua “Politica”, quindi “Batti 5! Batti un 5! Per dire a tutti che ci sei! Che hai diritto anche tu! A un domani anche tu! Come tutti i bambini del mondo! Che il domani è di tutti, è il futuro del mondo, e il futuro a bisogno di te!” (“Batti5”, cit.).

 

 

 

 

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