Percorsi di inclusione a 360° per minori migranti non accompagnati. Nasce Ali

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Sono circa 60.000 i minori stranieri arrivati in Italia da soli e diventati maggiorenni negli ultimi 5 anni. Oltre al trauma del percorso migratorio, questi ragazzi si trovano in una situazione di fragilità psicologica dovuta anche alla precarietà e all’incertezza rispetto al proprio futuro.

Grazie alla sinergia tra 16 partner coordinati da Libera Palermo contro le mafie, nasce ALI – Abitare Lavorare Incontrarsi. Il progetto coinvolge quattro territori – Palermo, Favara, Torino e Ivrea e prevede per giovani immigrati arrivati soli in Italia, di età compresa tra i 17 e i 21 anni, un set di interventi multidimensionali che affrontano in maniera sinergica le tre dimensioni, abitativa, lavorativa e sociale. Partendo da un’accurata analisi dei bisogni e dall’esperienza pluriennale dei partner, si sono individuate quali fossero le direttrici sulle quali intervenire per garantire un’autonomia sostenibile ai destinatari individuati.

Partendo da queste analisi sono state implementate le tre attività operative del progetto, identificando in ognuna di queste un percorso sinergico volto a rispondere in maniera efficace ai bisogni espressi. Nella dimensione abitativa si è scelto di implementare una strategia che abbiamo chiamato “Coabitazione Solidale di Quartiere”, in cui gli abitanti locali delle comunità sono chiamati a sperimentare nuovi modelli di convivenza offrendo ai giovani immigrati un supporto, anche economico, nella scelta delle soluzioni abitative e nel supporto alle spese connesse. Nella dimensione lavorativa la strategia intende innescare dei processi di coinvolgimento del mondo produttivo locale attraverso l’attivazione di tirocini rivolti ai destinatari, una rete di imprese che offriranno il loro know-how e la loro esperienza ai giovani che saranno parte attiva dei processi lavorativi. La dimensione sociale vede un completamento dell’intervento nell’offerta di occasioni di protagonismo e partecipazione diretta dei destinatari all’animazione e alla rigenerazione delle comunità in cui si troveranno a vivere.

Nei prossimi mesi partiranno le azioni di “preparazione e formazione” che intendono, in risposta ai bisogni espressi, offrire la possibilità di migliorare la conoscenza della lingua italiana, un percorso di
alfabetizzazione informatica e un percorso di supporto allo studio individuale. Intanto abbiamo dato il calcio d’inizio.

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