Contributo di Carmela Pace

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Contributo di Carmela Pace, Professoressa e Presidente del Comitato Italiano per l’Unicef, all’ evento “Il Progetto Airone spicca il volo”

 

In occasione del 10° anniversario della Giornata internazionale delle bambine e dei ragazzi, l’UNICEF Italia ha rinnovato il proprio impegno per i figli delle donne vittime di femminicidio.

“Milioni di ragazzi e adolescenti del mondo continuano ad affrontare sfide senza precedenti per la loro istruzione, il benessere fisico e mentale e soprattutto la protezione necessaria per una vita senza violenze”, ha dichiarato Carmela Pace, Professoressa e Presidente del Comitato Italiano per l’Unicef. “Ricordo oggi i bambini vittime delle violenze e colgo l’occasione per ringraziare l’Associazione Il Giardino Segreto per averci scelto come partner del Progetto Airone”.

Il progetto Airone, ha l’obiettivo di accompagnare i figli e le figlie delle donne vittime di femminicidio nell’elaborazione del trauma e di contribuire alla creazione di un ambiente favorevole per la loro crescita.

“Il compito principale dell’UNICEF è quello di garantire la tutela dei diritti dei bambini attraverso la promozione e la costante applicazione dei principi sanciti dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia”, ha aggiunto Carmela Pace. “In particolare, l’UNICEF Italia si è sempre impegnata a garantire la protezione dei bimbi privi di cure parentali, che sono minorenni a rischio di discriminazione, abuso e sfruttamento”.

Ad oggi, in Italia, non esistono dati esaustivi attendibili che descrivano la condizione di abbandono in cui spesso si trovano i bambini che perdono i genitori a seguito di un episodio di violenza domestica. Il Comitato ONU sui diritti dell’infanzia ha espresso preoccupazione rispetto alla situazione dell’Italia, individuando diverse aree critiche nella legislazione nazionale e rivolgendo raccomandazioni specifiche sulle azioni fondamentali per prevenire ogni forma di discriminazione e violenza, garantire il superiore interesse dei bambini e i loro diritti ad essere ascoltati.

Le azioni che UNICEF si impegnerà a fare

“Vista la criticità data dall’assenza di dati”, ha concluso Pace, “UNICEF ha scelto l’impegno come soggetto attivo di questa rete nazionale attraverso due azioni principali: quella della prevenzione e quella più specifica della realizzazione di una piattaforma di dati”.

La piattaforma di dati, che sarà realizzata in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, consentirà di raccogliere e analizzare informazioni utili a comprendere meglio la situazione dei figli delle donne vittime di femminicidio e a sviluppare interventi mirati per la loro tutela.

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