Quella storia trascritta nelle mura da scoprire sopra una bici

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Il passato medievale di Ferrara diventa una mappa, per far scoprire la città ai bambini, grazie al progetto Act: pedalando su una bicicletta.

di Marco Marano*

Bologna, 30 maggio 2023 – Se la nascita di Ferrara risale all’età longobarda, 753 dopo Cristo, è nel Medioevo che assume la sua definizione urbana, proprio come città fortificata, con un sistema di protezione che sembra essere il meglio conservato al mondo. Dal sito travelemiliaromagna.it leggiamo: “Anche se la loro genesi è molto più antica e articolata, quattro sono i tratti delle mura di Ferrara che oggi riusciamo a identificare, tutti costruiti tra il XV e il XVII secolo. Ci sono quelli costruiti nell’area settentrionale con l’Addizione Erculea tra il 1493 ed il 1505, progettati da Biagio Rossetti; quelli voluti dal duca Alfonso I° d’Este tra il 1512 e il 1518, e occupanti la parte orientale; quelli costruiti su richiesta del duca Alfonso II° d’Este tra il 1575 e il 1585, posti nella parte meridionale. Infine, il tratto più a sud realizzato da papa Paolo V tra il 1608 e il 1618, dopo l’annessione di Ferrara allo Stato Pontificio, caratterizzato dal Baluardo dell’Amore che, con quella sua tipica forma ad “asso di picche”, è sede di un nuovo parco archeologico.“

Una storia scritta dalle mura

Ma quelle mura, che trasformano un qualsiasi cittadino in spettatore, così intrise di storia, ma anche di evocazioni e suggestioni, assumono quasi una dimensione totemica, che ci porta, senza volerlo, dentro un passato dove ogni cittadino può riconoscersi, anche se non specificatamente nato a Ferrara… Così, l’Unesco ha deciso, nel 1999, di nominare quelle mura patrimonio dell’Umanità. Così, quelle mura sono diventate pietre dove è trascritta la storia della città, caratterizzando, in qualche modo, il centro storico come luogo dalle profondità ancestrali. E non potrebbe essere diversamente, basta uscire dalla stazione per rendersene conto, anche perché quella dimensione ancestrale si incrocia perfettamente con la caratteristica ambientale della città, che la differenzia da tutte le altre: le biciclette. Chi arriva a Ferrara per la prima volta non può non stupirsi del fatto che sembra ci siano più biciclette che mezzi a motore, per questo è stata denominata“ La città delle biciclette“.

Non è azzardato dire che proprio quella dimensione ancestrale si connette perfettamente al silenzio che ha esorcizzato i rumori della città, con la storia che si respira girando per quelle mura. Così le due cose sono state messe in simbiosi, con la pista ciclabile che gira intorno alle mura.

Leggiamo da ferraraterraeacqua.it: “Si consiglia di partire per questo itinerario dal Castello Estense. Lungo il Corso Ercole I d’Este, si raggiunge la Porta degli Angeli, di lì 9 km di Mura abbracciano il centro storico di Ferrara e possono essere percorsi a piedi o in bicicletta, sul terrapieno oppure nel vallo, in basso. Baluardi, torrioni, cannoniere, porte e passaggi si succedono a testimonianza delle diverse tecniche difensive elaborate nel corso dei secoli. Immerse nel verde di alberi e prati, le Mura costituiscono oggi un enorme giardino, un luogo di riposo e di incontro per gli abitanti della città. Per una ulteriore piacevole divagazione nel verde, si consiglia la passeggiata verso Via delle Erbe, per immergersi in una particolare campagna urbana, incastonata nel cuore e nel centro storico della bellissima città.

Il progetto Act e la partecipazione civica

L’intimo rapporto tra sistema urbano e bicicletta, determina sistematicamente la partecipazione a progetti territoriali o a eventi, nell’ambito del comprensorio ferrarese, dove le due cose non possono essere scisse. Così è stato anche per il progetto Act, dove una realtà come la società Witoor Sport da anni ormai propone eventi in cui la partecipazione civica in bicicletta rappresenta la chiave di lettura. E’ stato durante il primo fine settimana di ottobre dell’anno scorso il momento in cui sono stati avviati gli eventi collegati al progetto Act sulla città di Ferrara: “In quella occasione ci racconta Simone Dovigo, presidente di Witoor – abbiamo pensato di organizzare una particolare caccia al tesoro, partendo dal parco urbano di Ferrara, che si trova fuori le mura, per andare lungo le piste ciclabili, dentro le mura. Il tesoro era rappresentato dalle fontane pubbliche di Ferrara: chi riusciva a scoprirne di più vinceva la gara.”

L’iniziativa è stata organizzata con la collaborazione della Fondazione ADO, a cui si sono aggiunti i partner fissi degli eventi Witoor: Uisp Ferrara e Confagricoltura Ferrara. Per partecipare alla manifestazione non vi sono stati criteri di selezione, poiché l’adesione era aperta a tutti i bambini ferraresi e rispettivi genitori. La forbice di età che riguarda gli eventi Witoor dedicati ai bambini, solitamente va dai 4 ai 14 anni, facendo abbracciare l’infanzia all’adolescenza. In questa occasione c’erano bambini sotto i dieci, addirittura in un paio di casi vi erano bimbi di tre anni sul seggiolino dei genitori.

L’acqua e l’orientamento

Per chi va in bicicletta, l’acqua è l’elemento fondamentale, – continua Dovigo – ma per noi è altrettanto importante che i bambini già da piccoli apprendano le regole dello stare in bicicletta in strada, quindi come spostarsi in città in sicurezza: Naturalmente non poteva essere una gara contro il tempo, – chiarisce Simone – per cui si sono organizzate sei squadre composte da una quindicina di persone, tra giovani e genitori.”

Ogni squadra aveva un Tour Leader che apriva il gruppo ed un volontario della Federazione Italiana Amici della Bicicletta che lo chiudeva. Il Tour leader era geo-localizzato, per cui ad ogni fontana trovata veniva assegnato un punteggio da remoto. Al tempo stesso però ai bimbi veniva data in mano una mappa, al fine di comprendere i processi di orientamento. “La squadra che ha vinto la competizione – riferisce Simone – ha percorso in tutto 15 chilometri, e il punteggio massimo è stato conferito rispetto al valore assegnato alle singole fontane.”

Le escursioni in bici per le strade dell’Europa

Randonnée” è un particolare termine della lingua francese che indica il concetto di escursione, tradizionalmente legato alle camminate a piedi, un termine che Witoor ha sposato pienamente, come dice il sito dedicato: “è attiva nel campo degli eventi in bicicletta, che sviluppa prodotti cicloturistici innovativi in Italia e in Europa.”

Attraverso il più antico mezzo di trasporto a due ruote, Witoor ha ribattezzato la dimensione dell’escursione, intesa come scoperta di luoghi, che si sposa perfettamente con il termine francese. I suoi fiori all’occhiello sono due eventi che si sviluppano tra maggio e giugno, leggiamo dal sito di Witoor: “Ha ideato, organizzato e prodotto, tra gli altri, Bike Night, tour di pedalate notturne di 100 km sulle più belle ciclovie d’Italia con migliaia di partecipanti ogni anno, e Rando Imperator, randonnée europea dalla Germania all’Italia.“

Ma quale miglior viatico può esserci per scoprire nuovi luoghi, attraverso le ciclovie regionali, se non quello di una randonnée… Soprattutto se si tratta di minori da coinvolgere, per immergersi dentro altri mondi geografici, per conoscere paesaggi naturali e antropizzati, attraverso una esperienza che per loro, come per gli adulti, è anche gioco e divertimento.

Così, questo approccio è stato voluto dalla cooperativa Cidas, capofila del progetto Act, per coinvolgere i minori ferraresi in una esperienza unica. Così, Witoor ha inventato “Kids Nigt”, che si è svolta il 7 maggio di quest’anno, una pedalata, partita dalla piazza Castello di Ferrara,

in attesa che arrivasse la carovana dei più grandi, proprio nell’ambito dell’evento Rando Imperator, che proprio in quella giornata giungeva da Monaco di Baviera. Ai più piccoli, naturalmente, non poteva che essere offerta la merenda, messa a disposizione dalla Confagricoltura, con frutta e succhi di frutta delle aziende associate: la festa del chilometro zero. A coadiuvare l’organizzazione, come sempre, c’era anche la Uisp di Ferrara. Il percorso era interno a Piazza Castello, con giochi da superare: “L’idea è stata anche quella – conclude Simone – di creare un’attesa relativamente all’arrivo dei partecipanti della Rando Imperator, che si sono avvicendati durante l’intera giornata.

Ma questa non è l’unica iniziativa di Witoor nell’ambito del progetto Act, perché “Kids Nigt”, ritornerà il 10 giugno, in occasione della Bike Night di quest’anno, in questo caso si attenderà la partenza dei partecipanti, intorno a mezzanotte.

*Servizio Protezioni Internazionali, Asp Città di Bologna

Link

https://www.travelemiliaromagna.it/mura-di-ferrara/

https://www.ferraraterraeacqua.it/it/scopri-il-territorio/itinerari-e-visite/cicloturismo-mountain-bike/le-mura-di-ferrara

https://percorsiconibambini.it/act/

https://witoor.com/

https://www.romagnabike.com/dove/ferrara

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