Dagli spettacoli teatrali alle visite guidate: Taranto mostra le sue bellezze con la cooperativa Crest

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Nell’attesa che i teatri possano tornare a ospitare spettacoli, il dialogo della Fondazione Sat in Puglia per Affido Culturale con le realtà dello spettacolo dal vivo continua, ed è più proficuo che mai. La collaborazione di cui vi parliamo oggi è quella con la Cooperativa Crest, una realtà attiva dal 1977 all’ombra della ‘Città dei due mari’: Taranto. Tanti i progetti che si sono susseguiti negli anni – prima dello stop forzoso dovuto alla pandemia – che a breve si apriranno anche alle famiglie affidatarie  e ai piccoli affidati del progetto che vede capofila a livello nazionale il Pio Monte della Misericordia.

Dagli spettacoli teatrali alle visite guidate in città

Due le direttrici su cui si sviluppa la convenzione firmata con la Fondazione Sat. La prima prevede la partecipazione a Favole & Tamburi, la rassegna domenicale di teatro pensata appositamente per i ragazzi e le famiglie. L’ultima edizione, tenutasi nel 2019, ha previsto 10 appuntamenti pomeridiani con il pubblico, che ha visto ‘l’abbraccio’ tra i diversi linguaggi espressivi: la danza, i burattini, gli attori, i narratori, i giocolieri e gli acrobati. Punto focale degli spettacoli, tenutisi da novembra a marzo, sempre al teatro TaTÀ di Taranto, in via Grazia Deledda nel quartiere Tamburi. Un cartellone che vede anche il sostegno dell’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia.

Abbraccia diversi ambiti anche la seconda proposta pensata dal Crest per Affido Culturale, intitolata Un giorno a teatro. Il programma per le famiglie di affidatarie/affidate vede una serie di attività proposte nell’arco di 6-7 ore. Si parte dalla visita guidata alla scoperta di ‘Taranto vecchia’, il centro storico ricco di fascino del comune pugliese. Si passa poi dal teatro TaTÀ per una narrazione teatrale, a cui segue un momento dedicato allo spuntino/merenda. I ragazzi diventano poi protagonisti nel gioco del teatro, grazie al micro laboratorio, che partirà proprio dalla narrazione ascoltata precedentemente.

La storia della Cooperativa Crest

Il Crest – acronimo di Collettivo di Ricerche Espressive e Sperimentazione Teatrale – nasce a Taranto nel 1977 e, con Gianni Solazzo, Mauro Maggioni e Gaetano Colella prima e Clara Cottino poi, porta avanti in un ambiente difficile – sia socialmente che culturalmente – un discorso teatrale coerente e innovativo, raccontando vite complicate, sogni ostinati, incontri tra culture e condizioni differenti, cercando di coniugare i linguaggi della tradizione con quelli della ricerca teatrale contemporanea. Inserito dal 1992 dalla presidenza del Consiglio dei Ministri nell’elenco delle “… compagnie che svolgono ad alto e qualificato livello attività nel campo del teatro per l’infanzia e la gioventù”, il Crest ha scelto quali interlocutori privilegiati i bambini, i ragazzi e i giovani, con l’intento di creare un punto di riferimento culturale e professionale forte. L’obiettivo, da sempre, è stato anche quello di superare le barriere tra i pubblici: le sue produzioni sono presentate in programmazioni serali e rassegne per le scuole, in cartelloni di ricerca e stagioni di prosa, oltre che in festival di settore. Da segnalare che è stato finalista per il Premio ETI-Stregagatto con gli spettacoli “La neve era bianca” nel 1999, “La mattanza” nel 2000, “Cane nero” nel 2001 ed ha prodotto lo spettacolo vincitore del Premio Scenario 2005, “Il deficiente”. Si è aggiudicato tre edizioni del Premio “L’uccellino azzurro” (festival “Ti fiabo e ti racconto” di Molfetta) con gli spettacoli “La storia di Hansel e Gretel” (2009 e 2015) e “Sposa sirena” (2013). Ha vinto l’Eolo Award 2018 e l’edizione 2017 del Premio Padova – Amici di Emanuele Luzzati (XXXVI Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi) con lo spettacolo “Biancaneve, la vera storia”.

Dopo 30 anni di attività “senza fissa dimora”, dal 23 gennaio 2009 il Crest dispone di 1000 metri quadrati di “teatro da abitare”, il TaTÀ, nel quartiere popolare ed operaio per eccellenza della città, il rione Tamburi appunto, il più contiguo alle svettanti ciminiere ex Ilva (oggi ArcelorMittal). Un teatro che mira a diventare polo di attrazione di artisti italiani e stranieri, diventando modello di mediazione tra il teatro e le altre forme di comunicazione/creazione quali la scrittura, la pittura, il video, la danza, la musica. Un teatro sempre aperto, che alla produzione di spettacoli e all’ospitalità di altre compagnie teatrali, unisce proposte di formazione, incontri e laboratori per le scuole, percorsi di ricerca drammaturgica, attività, comunque, volte al dialogo e al confronto con il territorio, attraverso la promozione e la cura di eventi teatrali di particolare interesse (stagioni di prosa, festival, rassegne).

In associazione temporanea di scopo (ATS), il Crest e l’associazione culturale “Tra il dire e il fare” (Ruvo di Puglia, BA) partecipano a “Heroes”, progetto artistico triennale 2017/19, in ordine all’avviso pubblico per iniziative progettuali riguardanti lo spettacolo dal vivo e le residenze artistiche – Patto per la Puglia – FSC 2014/2020 – Area di intervento “Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali”.

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