Modena: Stefania e il Food Club

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Il 17 gennaio ricorre la giornata della Pizza. Quale occasione migliore per fare una chiacchierata con chi del cibo ha fatto uno strumento di divulgazione culturale? Stefania è titolare del Food Club, ristorantino dalle mille risorse, che l’estate scorsa ha convenzionato i suoi eventi con Affido Culturale a Modena:

Come sta il Food Club, resiste alla tempesta?

“Come tutti i locali con somministrazione di cibo e bevande, Food Club sta attraversando un periodo durissimo e molto difficile. Manteniamo un minimo di offerta in asporto con la speranza di potere presto riprendere un’attività anche solo parziale, di apertura al pubblico. Ce lo auguriamo fortemente.”

Voi organizzate anche eventi culturali divulgativi a tema enogastronomico. Nel nostro paese la cultura gastronomica è un tassello fondamentale: pensi che venga trascurata nei programmi educativi delle scuole?

“La cultura gastronomica riteniamo sia fondamentale nel progetto educativo scolastico, poiché in essa è racchiusa la storia e lo sviluppo dell’uomo. Sicuramente nei programmi educativi vi è un gap che va colmato. La cultura del cibo racchiude senza ombra di dubbio le radici di ognuno di noi: tramite essa, infatti, si può dare un valore aggiunto alla conoscenza delle abitudini, della convivialità e della cultura dei popoli.”

Siccome questa settimana ricorre la giornata della Pizza, entriamo un po’ nell’argomento. Il tuo Gnocco Fritto ha ricevuto numerosi riconoscimenti ufficiali, rientri quindi a pieno titolo tra gli esperti di impasto. Ne approfittiamo per rubarti qualche segreto! Quali sono i tuoi suggerimenti per una perfetta lievitazione?

“Sicuramente suggerirei l’utilizzo, per una maggiore digeribilità, del lievito madre nell’impasto che deve risultare molto morbido ed idratato. Ma in mancanza del lievito madre, va benissimo anche del lievito fresco a cubetti. Bisognerà poi dare diverse ore di lievitazione (6/7), in ambiente domestico (20°C), con una minima quantità di lievito. Una volta steso l’impasto in teglia, lasciare di nuovo lievitare per almeno altre 2 ore. Per non fare formare la “pelle” sopra, ungere lievemente e coprire con pellicola.”      

Come condiresti una pizza “alla modenese”?

“Per una pizza alla modenese, mi rifaccio a quella che preparo di solito in famiglia. Pizza bianca con origano fresco, fette di pancetta, scaglie di parmigiano DOP e fuori cottura, gocce di aceto balsamico DOP. Dìmondi bouna!!! (assai buona, in dialetto modenese – n.d.r.)”                                                                                                                     

Quando si potrà iniziare con le attività, le famiglie di Affido Culturale avranno la possibilità di partecipare anche ai vostri eventi. Ne avete mai fatto uno a tema Pizza?

“Non abbiamo mai fatto eventi a tema Pizza, ma ci siamo ultimamente indirizzate ad un tipo di offerta simile, che riguarda la Pinsa romana. Un lievitato che ricorda la pizza, ma con caratteristiche leggermente diverse, sia nell’impasto che negli ingredienti, ma di altrettanto gusto!”

C’è qualche sogno nel cassetto, qualche progetto che vorresti realizzare in futuro con Food Club?

“I progetti per la nostra attività post- pandemia non possono che riguardare il proseguo di un’offerta di qualità e tradizione. Con la speranza di fare arrivare tutta la nostra passione in ogni piatto servito.”

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