Un altro genere di comunità: allo Youth Center un pomeriggio di riflessioni sull’ uguaglianza.

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19 febbraio 2020. Un altro pomeriggio in compagnia del laboratorio di cittadinanza attiva promosso da Giosef Enna all’interno dello Youth Center di Gela. Protagonisti, come sempre, gli alunni degli istituti Romagnoli e Quasimodo, pronti ad affrontare un altro dei temi caldi dell’attualità geo politica: quello dell’uguaglianza di genere.

Dopo aver ripreso le fila del discorso iniziato durante gli scorsi incontri, avere ripassato i valori fondanti della Costituzione Italiana e familiarizzato con il tema, il pomeriggio è entrato nel vivo.  Ci sono state letture, brainstorming, confronti e riflessioni. La creatività è come sempre al primo posto del metodo di educazione non formale dei formatori di Giosef, per questo i ragazzi sono stati invitati a realizzare delle scenette e dei video che esprimessero il loro punto di vista su questo delicato argomento.

Durante il pomeriggio abbiamo riflettuto su come nei media le donne appaiano spesso passive, vittime o protettrici, mentre gli uomini vengano solitamente dipinti come creativi, forti, intelligenti e pieni di iniziative. Mentre i media sottolineano il potere ed i risultati degli uomini, le donne, persino quelle più realizzate, sono prevalentemente giudicate per il loro aspetto fisico. In questo modo tutti i media, inclusi la televisione, la radio, i libri scolastici, i libri per bambini, le riviste, i film e i diversi mezzi di comunicazione informatici, preservano e trasmettono gli stereotipi sugli uomini e sulle donne.  Confutare questi stereotipi e preconcetti è stato il tema centrale di tutti i lavori dei nostri ragazzi.

Alla fine di questo pomeriggio possiamo dire certamente che ci sono dei motivi per essere ottimisti. Questi ragazzi, con le loro idee e il loro modo giovane e fresco di guardare al mondo, possono aiutarci a sovvertire quelle storie fondative del potere che servono a tenere le donne a distanza e a capovolgerle a loro vantaggio, come fece Margaret Thatcher con la sua borsetta.

Nel 1999 le Nazioni Unite hanno istituito la giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La data scelta è stata il 25 novembre, in ricordo dell’uccisione delle tre sorelle Patria Mercedes, María Argentina Minerva e Antonia María Teresa Mirabal, assassinate nella Repubblica Dominicana il 25 novembre 1960 per la loro resistenza alla dittatura di Rafael Leónidas Trujillo. Lo scopo della giornata è sensibilizzare sul fatto che in tutto il mondo le donne sono soggette a stupri, violenze domestiche e altre forme di violenza. Sabato 23 novembre 2019 più di centomila persone in Italia hanno partecipato alla manifestazione organizzata da Non una di meno contro la violenza di genere.

Sogniamo per i nostri ragazzi un futuro dove non serva manifestare per un diritto che dovrebbe essere alla base della società civile. Sogniamo insieme a loro un mondo in cui tutti i cittadini hanno davvero pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

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