Progetto Will, un’opportunità per sognare in grande il proprio futuro: l’esperienza di Rachele di Torino

di

Sappiamo che il disagio economico delle famiglie può tradursi in povertà educativa. I più recenti dati Ocse-Pisa elaborati dall’Università di Tor Vergata indicano come i ragazzi delle famiglie più povere abbiano risultati in lettura e matematica molto inferiori ai coetanei. Un fenomeno negativo, perché porta le disuguaglianze economiche, culturali e sociali a tramandarsi dai genitori ai figli.

Per contrastare questo fenomeno è nato Will, un progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini e cofinanziato da quattro fondazioni (Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione di Sardegna, Fondazione TerCas) per migliorare l’esperienza formativa per ragazze e ragazzi che provengono da famiglie meno abbienti.

Will, attivo a Torino, Firenze, Teramo e Cagliari, si rivolge alle famiglie a basso reddito con figli che iniziano la scuola media, le accompagna per quattro anni moltiplicando per 4 i risparmi settimanali della famiglia per le attività scolastiche ed extrascolastiche dei figli.

Abbiamo intervistato una famiglia torinese che ci ha raccontato la propria esperienza con Will e come la figlia, Rachele, ha potuto sognare più in grande il proprio futuro.

 

Come avete conosciuto il Progetto Will?

Abbiamo saputo del progetto tramite altri genitori, che conoscevano già e avevano partecipato ad altri programmi della Fondazione Ufficio Pio. Ho inserito la domanda partecipazione senza troppe aspettative di essere selezionata, ma con molte speranze per il futuro di mia figlia Rachele. Animata da questo slancio e superato lo scetticismo iniziale, posso dire che Will si è rivelato un aiuto grandissimo per permettere a mia figlia di frequentare tutte le attività formative di cui ha avuto bisogno.

 

Qual è la passione che Rachele ha potuto scoprire o coltivare grazie alla partecipazione a Will?

Rachele ha sempre amato la pallavolo, manifestando questa passione fin dai primissimi anni scolastici. Il progetto Will le ha permesso di continuare a praticare il suo sport del cuore, anche quando con l’agonismo le rette sono diventate più salate, così come le spese per partecipare ai vari tornei fuori regione, o agli allenamenti estivi a Rimini ad Alassio. Pur non avendo grandi possibilità economiche, Rachele è riuscita a partecipare ad ogni evento e ora vorrebbe continuare a giocare. Per quanto riguarda la scuola, mi piacerebbe darle l’opportunità di studiare fuori, di visitare e vedere altre realtà, avendo scelto una scuola d’arte. Purtroppo, però, il supporto di Will durerà solo un altro anno ancora, il primo di scuola superiore.

 

Com’è stato provare a risparmiare e programmare?

Posso dire che Will mi ha insegnato a risparmiare, a programmare le varie spese. Adesso riesco sempre ad assicurarmi la disponibilità economica per le spese programmate.

 

Se dovessi riassumere l’esperienza di partecipazione a Will con una parola, quale sceglieresti? Perché?

In una sola parola definirei Will come opportunità. Opportunità per ragazzi e le ragazze di esprimersi, di mettere in campo le loro migliori risorse senza barriere economiche, oltre le disuguaglianze economiche di partenza, concentrandosi sui propri desideri e ambizioni. Per Rachele questo significa che Will rappresenta un’esperienza importante e le ha fornito una nuova prospettiva di crescita e di futuro.

 

Se ti interessa saperne di più visita il sito www.progettowill.it

 

Vuoi leggere la testimonianza di un’altra famiglia? Leggi qui l’esperienza della famiglia di Martina dalla Sardegna

Regioni

Argomenti