Operare con consapevolezza: gli incontri di capacity building interprofessionale

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Lo scorso 2 febbraio si è svolto il primo incontro formativo di capacity building interprofessionale sul tema della prevenzione e contrasto del maltrattamento minorile organizzato dal team di We Care
e realizzato presso la sede del Polo Liceale Illuminati di Atri, partner di progetto.

L’incontro formativo di capacity building

Quattordici gli insegnanti coinvolti e due i rappresentanti di Enti del Terzo Settore che hanno potuto confrontarsi con tre professionisti del settore su un tema davvero delicato: insieme a Rocco Briganti,
Valentina Bonaccio e Maria Teresa Salbitani si è riflettuto su come non disperdere le abilità resilienti di un minorenne vittima di trascuratezza familiare ma a rischio anche di violenza istituzionale.

Tre ore davvero intense per tutti, e al contempo preziose, durante le quali gli insegnanti hanno voluto soffermarsi e approfondire l’ esatta funzione del Curatore Speciale, quella speciale figura che, su
incarico della Magistratura, può rappresentare gli interessi del minore anche nell’ambito di un procedimento. Un compito che il Curatore Speciale può sviluppare scegliendo anche di incontrare il
minore di cui cura gli interessi con modalità e tempi che non hanno restrizioni, proprio per conoscerne la condizione, le aspirazioni, le aspettative e tutto quanto può aiutare a definire un progetto di
presa in carico in suo favore.

La capacity building, del resto, nasce proprio per creare “consapevolezza”a diversi livelli nell’operatore. Per prima cosa, del proprio ruolo, della propria veste, della propria funzione e, a seguire, del proprio profilo di responsabilità. La metodologia lo stimola inoltre a limitare la delega ad altri, ma piuttosto a cercare il modo per attivare comunque un movimento di prevenzione e protezione
del minore.

Nel prossimo incontro, previsto per il 1 marzo sempre presso il Polo Liceale Illuminati, si lavorerà ancora su queste tematiche: leggere e interpretare il disagio per poter intervenire in modo tempestivo e
precoce rispetto alle varie forme di violenza e ai rischi evolutivi sulla salute dei bambini e degli adolescenti, incrementando l’attenzione all’integrazione e all’inclusione.

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