Ieri, oggi, domani: valutare per migliorare
di focolaremariaregina
Quando arriva il momento della valutazione di un progetto, è sempre un’occasione importante per tutti. Perché aiuta a condividere, analizzare luci e ombre; in poche parole, crescere e migliorare. Proprio come è successo lo scorso 28 settembre durante la riunione di Valutazione del nostro Progetto che abbiamo condiviso con il Dott. Lorenzo De Cani dell’Istituto italiano di valutazione.
Obiettivo dell’incontro è stato quello di realizzare un approfondimento, un confronto tra i principali partner attraverso la realizzazione di un lavoro critico – riflessivo rispetto a quanto realizzato sino ad ora dal progetto.
Per farlo abbiamo utilizzato diversi approcci metodologici: in primis un approccio quantitativo per indicatori, a seguire un approccio qualitativo e infine abbiamo sperimentato la metodologia riflessiva del “world cafè”, una metodologia di facilitazione in team che utilizza l’informalità per innescare conversazioni costruttive.
We Care è del resto un progetto davvero complesso ed articolato: affrontarlo sotto una lente di ingrandimento che ha tenuto conto di tutte le sue anime e dimensioni è stato quindi davvero importante per capire cosa abbiamo fatto sino ad oggi, dove siamo e come migliorare la nostra efficacia per gli anni a venire.
Tra le tante attività avviate, ci piace soffermare la nostra attenzione su l’ Home Visiting e sul coinvolgimento Asl all’interno del progetto We Care.
COINVOLGIMENTO ASL ALL’INTERNO DEL PROGETTO WE CARE
La Dott.ssa Alessandra Pagnani dell’ASL di Pescara ben ha inquadrato nel corso della riunione la problematica di fondo sui cui We Care sta concentrando le sue forze: molte famiglie che transitano nel reparto di terapia intensiva neonatale per periodi più o meno lunghi, al momento delle dimissioni si ritrovino completamente abbandonate dai servizi.
Lo stress a cui sono state sottoposte potrebbe incrementare l’esposizione al rischio di condotte disfunzionali nei confronti del minore. Per questo motivo WE CARE supporta tali famiglie attraverso l’attivazione di processi di consapevolezza e supporto alla genitorialità fragile: lavorare insieme all’Ospedale e alle sue professionalità significa inoltre essere presenti in un luogo che si potrebbe a tutti gli effetti definire un osservatorio privilegiato per le neo-mamme del territorio.
“E’ un progetto potente! – ha sottolineato la Dott.ssa Pagani nel corso della riunione di Valutazione – We Care ha avuto un impatto fortissimo prendendo in carico famiglie che diversamente non avrebbero avuto occasione di essere accolte, accompagnate e supportate. In quanto tale, il progetto rappresenta una buona prassi di collaborazione stabilita tra ente del terzo settore e servizi sanitari“.
GLI INTERVENTI DI HOME VISITING
Alle parole della Dott.ssa Pagnani hanno fatto eco, durante la riunione di Valutazione, quelle della Dott.ssa Raffaella D’Elpidio, referente della Cooperativa “I Colori”: <<La nostra esperienza nel progetto We Care è molto positiva! Lo dico da esperta del settore che gestisce da 25 anni la domiciliare minori. La portata e la potenza dell’Home visiting di WE CARE non la riscontro nella domiciliare ‘tradizionale’>>.
Tra i maggiori punti di forza del servizio di home visiting sperimentato all’interno del progetto si sono riscontrate: la possibilità di lavorare con maggiori strumenti; la dote educativa.
WE CARE sta infatti coprendo un vuoto che si è riscontrato sia per l’assistenza di servizi per le famiglie con minori disabili sia per tutte quelle famiglie che non sono in carico al tribunale con un decreto e che non possono essere seguite dai servizi sociali.
DAI RISULTATI ALLE AZIONI FUTURE
Arrivare sino a qui e a questi risultati certo non è stato semplice.
Come per ogni progetto, anche We Care ha dovuto superare alcuni ostacoli. Ma ciò che ci piace sottolineare, e che anche nella riunione di Valutazione è emerso, è l’essere resilienti e uniti. Ancora una volta, tutti insieme, per i diritti dei bambini.
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