Giocando senza frontiere: sport e inclusione a Treviso

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Scuola, sport, integrazione e cooperazione tra giovani: sono questi gli elementi che hanno caratterizzato la prima edizione di “Giocando senza frontiere”, una giornata interamente dedicata allo sport e all’inclusione. Mercoledì 25 settembre tutti gli alunni ed alunne delle classi quinte delle scuole primarie della città si sono dati appuntamento, per la prima volta, agli impianti sportivi delle Acquette per una giornata di sport e condivisione. 

 

L’obiettivo della giornata è stato quello di valorizzare lo sport come strumento di unione, creando così una rete di relazione inclusiva e solidale tra le studentesse e gli studenti delle diverse scuole del territorio. Attraverso il gioco e lo sport, gli alunni hanno avuto modo di conoscersi meglio sperimentando l’importanza del lavoro in squadra, della relazione e aggregazione positiva alla pari.

 

“Giocando senza frontiere rappresenta una sfida ed è l’inizio di un percorso ricco di esperienze positive e momenti da ricordare, rivolti a tutti gli Istituti Comprensivi della Città di Treviso”. Racconta Lucia Di Palma, coordinatrice di La Esse per Vicinanze. “Questa iniziativa – continua Di Palma –  rientra tra le attività del progetto che spaziano e sostengono lo sviluppo di competenze per un’educazione a 360° rivolta a studentesse e studente. È testimonianza dell’alleanza e partnership creata tra istituzioni (scuole e comune), il terzo settore e il volontariato per la costruzione di una comunità educante attenta ai  minori della Città di Treviso ”.

 

L’iniziativa è stata realizzata all’interno del progetto “Vicinanze – Scuola e territorio per costruire il futuro”, selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il progetto è attivo da diversi mesi nella città di Treviso e tra le diverse azioni prevede la realizzazione di momenti aggregativi e di gioco rivolti agli Istituti Comprensivi di Treviso. 

 

“È con immensa gioia e soddisfazione che viviamo la prima edizione di “Giocando senza frontiere”. Teniamo particolarmente a riprendere la tradizione dei giochi della gioventù, da sempre considerati un momento molto significativo, un’occasione di socialità e di diffusione di messaggi educativi importanti. È una giornata entusiasmante in cui gli studenti delle classi quinte di tutte le scuole primarie della nostra città hanno l’opportunità di trascorrere una mattinata insieme all’insegna del gioco e dello sport che sono naturale strumento di condivisione, inclusione, aggregazione, rispetto. Tutti valori fondamentali per la crescita dei nostri ragazzi. Crediamo sia fondamentale incentivare occasioni di incontro e confronto tra studenti che frequentano i diversi Istituti del nostro territorio, per agevolare la conoscenza reciproca e lo sviluppo di nuove relazioni. Un’opportunità preziosa di crescita e arricchimento sotto tutti i punti di vista”  il commento dell’Assessore alle Politiche Educative, Giovanili e Pubblica Istruzione Gloria Sernagiotto.

 

La giornata è stata possibile grazie alla sinergia tra la cooperativa La Esse, capofila di Vicinanze, e diversi partner del progetto come la UISP di Treviso-Belluno, l’Assessorato allo scolastico del Comune di Treviso, i cinque Istituti Comprensivi della Città, l’Ulss 2 di Treviso con il SUEM e il Servizio Promozione della Salute e Servizio Igiene Alimenti e della Nutrizione del Dipartimento di Prevenzione.

 

“Il nome dell’evento – ha dichiarato Giovanni Marcon della UISPvuole richiamare i famosi giochi senza frontiere e giochi della gioventù che si realizzavano anni fa. Quello di oggi è un vero e proprio evento sportivo e di festa caratterizzato da 12 postazioni gioco gestite dagli istruttori della UISP; inoltre ogni partecipante all’arrivo ha ricevuto una maglietta della giornata e una medaglia di premio”.

 

I ragazzi e le ragazze dei plessi più lontani hanno raggiunto gli impianti sportivi di Santa Maria del Rovere con dei pullman, messi a disposizione gratuitamente dal progetto, mentre gli alunni dei plessi più vicini hanno raggiunto gli impianti a piedi. Per la giornata è stata organizzata una merenda sana,  offerta dai panificatori FIPPA (gruppo panificatori di Treviso) che con passione hanno contribuito a sostenere il messaggio dell’importanza della salute anche attraverso il cibo.

 

“Per i ragazzi giocare è salute e salute è giocare. Il che significa apprendimenti, nutrimenti, emozioni, relazioni, allenamenti… all inclusive. Se restituiamo il gusto e il valore del gioco sano ai più giovani restituiamo loro il tesoro di crescere in salute. La nostra responsabilità come istituzioni è facilitare questi processi generativi, sostenendo gli slanci di costruzione di comunità attive e offrendo competenze e mediazione”, sono le parole della dottoressa Tiziana Menegon, responsabile del Servizio Promozione della Salute dell’Ulss 2

 

La prima edizione di “Giocando senza frontiere” ha rappresentato un importante passo avanti verso la costruzione di una comunità scolastica più inclusiva e solidale. Grazie alla collaborazione tra le scuole e il coinvolgimento degli alunni attraverso lo sport, si è creato un ambiente in cui il dialogo e la cooperazione sono stati i protagonisti. Questo evento ha messo in luce l’importanza dello sport non solo come momento ludico, ma come mezzo di integrazione e crescita per i giovani. Il successo della giornata lascia ben sperare per future edizioni, continuando a promuovere valori fondamentali come l’amicizia, il rispetto e la collaborazione, in un contesto che abbraccia l’intera comunità cittadina.

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