Non c’è futuro senza memoria. A Genova, giovani e bambini insieme per ricordare le vittime della Shoah

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Oggi stanno scomparendo i testimoni diretti della Shoah e degli orrori della Seconda Guerra Mondiale. Come fare allora per mantenere viva la memoria? La proposta di Valori in circolo – progetto promosso dalla Comunità di Sant’Egidio e selezionato da Con i Bambini nell’ambito del fondo per la lotta alla povertà educativa minorile – è coinvolgere le nuove generazioni. 

Per questo, a Genova, l’invito a partecipare all’annuale manifestazione Non c’è futuro senza memoria, organizzata il 3 novembre dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Comunità ebraica locale in ricordo della deportazione degli ebrei della città del 1943, è stato esteso anche agli studenti delle scuole partner del progetto.  

Liceali e bambini insieme per dire no alle discriminazioni

Quest’anno – a causa dell’allerta meteo- la tradizionale marcia cittadina che arrivava fino alla sinagoga non si è potuta svolgere; è stato comunque realizzato un sit-in con video e testimonianze. Gli studenti liceali hanno accompagnato i bambini della Scuola della Pace, per ribadire insieme, con forza il proprio “no” ad ogni forma di razzismo e discriminazione. 

Valori in Circolo vuole, infatti, incoraggiare ragazzi e bambini a prendere consapevolezza che anche grazie al loro impegno è possibile costruire un futuro in cui la tragedia della Shoah venga ricordata e mai ripetuta. Ancora, sono proprio i giovani di Valori in Circolo a  farsi testimoni tra i loro coetanei dell’importanza di impegnarsi attivamente per costruire la pace, partendo dalla propria città. 

“Il presente chiede di fare memoria tutti giorni” 

“Non c’è futuro senza memoria, ma io credo non ci sia neanche presente senza memoria – ha detto Ariel Dello Strologo, presidente della Comunità ebraica di Genova –  “se crediamo che la memoria sia un oggetto da mettere su un comò e da tirare fuori una volta l’anno abbiamo sbagliato tutto. Il presente chiede di fare memoria tutti giorni, scegliendo da che parte stare”. È per questo che in occasione della manifestazione gli studenti di Genova hanno voluto realizzare un video, che verrà fatto girare nelle scuole e che riproponiamo a seguire.

Le testimonianze dei ragazzi si alternano alle immagini storiche con un obiettivo chiaro: aiutare gli studenti a non collocarsi nella zona grigia di chi vive indifferente rispetto ai problemi del proprio tempo e incoraggiarli a scegliere di costruire con passione e determinazione una società davvero inclusiva, in cui tutti trovino posto.

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