Comunicare con la lingua dei bambini: come abbiamo fatto sentire Lev, appena arrivato dall’Ucraina, un po’ più a casa
di comunitasantegidioacap
Un nuovo amico è arrivato alla Summer School di Novara; si chiama Lev, viene dall’Ucraina, non sa parlare bene l’italiano e non conosce i giochi italiani. Ma nonostante questo, è riuscito a fare amicizia con i suoi nuovi compagni: un episodio che scalda il cuore e che rivela ancora una volta come i bambini abbiano tanto da insegnare ai più grandi. Una lezione che conoscono bene i volontari di Valori in Circolo, progetto promosso dalla Comunità di Sant’Egidio e selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del fondo per la lotta alla povertà educativa minorile.
Per raccontare di Lev, i volontari di Valori in Circolo hanno chiesto ai bambini della Summer School di scrivere alcuni pensieri che potessero spiegare la loro amicizia:
“Volevamo raccontare oggi la storia di Lev, un ragazzo ucraino arrivato per la prima volta in Italia ad aprile e che abbiamo conosciuto alla Summer School. Noi piccoli, insieme ai grandi abbiamo subito provato a fare amicizia con lui ma é stato complicato per via della differenza di lingua, e per il fatto che abbiamo due alfabeti diversi.
Per fortuna che c’era Nadya, anche lei ucraina, che poteva fare in modo che ci fosse un po’ di dialogo fra di noi. Ma la lingua non è stato l’unico ostacolo. All’inizio Lev si è mostrato come un ragazzo timido, con molte difficoltà ad esprimersi. Pensiamo che si sentisse un po’ a disagio con tanti bambini nuovi, che non aveva mai visto. Sicuramente gli manca casa e gli mancano i suoi amici. Lev non sapeva giocare con noi i primi giorni: in Ucraina giocava a giochi diversi rispetto a quelli che facciamo qui, ma con molta pazienza gli abbiamo insegnato nuovi giochi, così che potessimo giocare tutti insieme. Alcuni di noi bambini hanno creato un rapporto molto bello con Lev che va oltre al potersi parlare. Lev è ormai parte del gruppo ed è nostro amico.”
Come Lev, ci sono tanti altri bambini che hanno dovuto lasciare il proprio paese a causa di guerre e conflitti. Ciò che i volontari di Valori in Circolo possono fare è accoglierli con un sorriso o con un abbraccio e comunicare con loro attraverso la lingua dell’amore, nella speranza che questo possa aiutarli a superare il dolore che provano. Così facendo, forse, il mondo di domani sarà un mondo più unito, legato da quella lingua che non conosce confini che è la lingua dei bambini.
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