A Siracusa il Villaggio è quella spinta in più per la comunità

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Per quasi sedici anni Barbara ha fatto la maestra in un asilo nido nel quartiere Mazzarona di Siracusa, dove da dicembre ha aperto le porte il nostro Villaggio per Crescere presso l’Istituto Chindemi.

È una realtà che conosce bene, in cui investire sui più piccoli è ancora un’idea un po’ lontana – “Tanto è piccolo, non può fare nulla” – mi dicevano le mamme, e io lì a spiegare che proprio perché è piccolo può fare tanto, adesso per il suo dopo”.

Oggi Barbara lavora in un’altra scuola ma riesce comunque a toccare con mano il cambiamento che sta avvenendo alla Mazzarona e al Chindemi: “In questi anni abbiamo fatto molta fatica a stabilire un rapporto di fiducia con le famiglie, ad esempio, prevedevamo delle riunioni e la partecipazione dei genitori era molto scarsa, ma non ci siamo arrese. Una volta abbiamo organizzato un banchetto– il cibo è sempre un ottimo alleato – e le persone sono venute, era una situazione meno formale, più distesa e conviviale. Lo abbiamo fatto per un po’ e poi abbiamo smesso perché non era più necessario, se organizzavamo una riunione, i genitori si presentavano”.

Anche la collaborazione tra educatori e genitori si è rafforzata: se inizialmente i genitori pensavano che portare i bambini a scuola volesse dire “parcheggiarli”, adesso invece si fermano, chiedono, si interessano alle giornate e alle attività, prima non andavano oltre. “Siamo felici di aver fatto questi passi, insieme alle famiglie, e soprattutto di vedere un cambiamento nel quartiere e nella comunità” riflette. “Non pensavo però che il Villaggio avrebbe avuto così tanto riscontro, ho immaginato subito una diffidenza iniziale e invece vedo che c’è molta partecipazione, dal canto mio invito sicuramente le famiglie a portare i bambini, è un’opportunità gratuita e va sfruttata. Noi abbiamo messo le basi, ora sta al Villaggio essere quella spinta in più”.

Il percorso che traccia Barbara riflette l’avvicinamento a una comunità, la costruzione della fiducia reciproca e la diffusione di una cultura dell’infanzia, dell’importanza di insistere e agire sui primi mille giorni di vita delle bambine e dei bambini che, grazie alle buone pratiche, possono cambiare il loro itinerario di vita, fin da piccoli.

Questa è la storia di una semina iniziata tanti anni fa, curata e annaffiata, anno dopo anno e anche di mano in mano, passandosi il testimone. Una semina che inizia a germogliare, ora sta al Villaggio fare sbocciare i fiori.

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