Oltre le difficoltà, un passo verso nuove opportunità
di saledellaterra
“E’ di poche parole, Etienne, ma dalla sua ha tanti fatti”. Non ci potrebbero essere parole migliori che quelle di Noemi Tedesco, responsabile del progetto Un Passo Oltre per il nodo di Benevento, per descrivere Etienne Koundiano, un ragazzo di 19 anni originario della Guinea ed preso in carico dal progetto finalizzato all’accompagnamento verso l’autonomia e l’inserimento sociale dei MSNA (minori stranieri non accompagnati) ad ottobre del 2023.
Allora, poco più di un anno fa, Etienne era in accoglienza presso il SAI “Oltre i Confini” di Benevento. Sin dal suo ingresso in Italia, infatti, il giovane guineano si è rimboccato le maniche e ha cominciato a lavorare sodo per raggiungere i suoi obiettivi umani, formativi e professionali. Ha conseguito la licenza di terza media, frequentato un corso di pizzaiolo e poi quello per l’acquisizione della qualifica per la guida del muletto. Poi, ad ottobre del 2023, ha cominciato – col supporto di Un Passo Oltre – a guardare ad un futuro stabile e rispondente alle sue aspettative: “Dopo diversi colloqui conoscitivi
– racconta Noemi – abbiamo svolto il bilancio delle competenze dal quale da subito è emersa la sua forte volontà di voler fare l’idraulico. Etienne – aggiunge – si è mostrato fortemente determinato al raggiungimento del suo obiettivo professionale e si è iscritto ad un corso di formazione in termoidraulica che ha seguito da remoto proprio per approfondire le sue conoscenze in materia e certificare le sue competenze. Attraverso il partner FAPAS è stato attivato un tirocinio formativo proprio nel suo campo d’interesse da aprile ad agosto 2024 (della durata di 4 mesi) presso una ditta di Benevento”.
Oltre che sul fronte formativo, Etienne ha cominciato a pensare anche alla ricerca di una casa: lasciato il SAI, si è avviato
alla completa autonomia, sostenuto dal progetto, nella ricerca di soluzioni abitative e con un piccolo budget affitto. Nel giro di poco, il momento tanto atteso: la firma del suo primo contratto d’affitto e l’abbandono definitivo della comunità di accoglienza. Intanto, terminato il tirocinio si è inserito come apprendista idraulico, con contratto lavorativo, presso una nuova ditta nella quale lavora attualmente.
“Etienne – commenta Noemi – con grande impegno e forza di volontà ha raggiunto tutti gli obiettivi previsti dal progetto relativi al raggiungimento dell’autonomia, ha ricevuto supporto per l’inserimento sia lavorativo che abitativo e ha potuto contare sulle figure di riferimento del progetto che lo hanno supportato e orientato al territorio”. Il giovane 19enne, insomma, con la sua storia fatta di impegno e sacrificio, oltre che del giusto supporto, rappresenta l’emblema di quello che Un Passo Oltre è e si propone di fare. Lo abbiamo conosciuto, incontrandolo non appena tornato dal lavoro. “Mi piace lavorare – ha detto – quando lavoro mi sento bene, molto bene”.
Poi, un pensiero lo riporta al suo passato, a ciò che era prima dell’arrivo in Italia. “quando ho deciso di lasciare la Guinea, avevo 16 anni. I motivi per cui l’ho fatto sono tanti ma, principalmente, c’è la miseria. Ho studiato lì, ma anche dopo l’università è impossibile trovare lavoro e non c’è alcuna forma di supporto e sostegno per i giovani. Ho lasciato lì i miei genitori e due fratelli più piccoli che non vedo ormai da tre anni. Mi mancano moltissimo ma non potevo più stare lì”. Per arrivare in Italia Etienne ha attraversato Mali, Algeria e Libia. È stato inizialmente a Ragusa, poi a Santa Croce in una struttura MSNA per poi approdare, finalmente, a Benevento. “La mia vita è completamente cambiata quando sono entrato in Un Passo Oltre: il progetto mi ha sostenuto da subito e continua a farlo ogni giorno. Tre, in particolare, le persone che porterò sempre nel mio cuore e che hanno fatto davvero tanto per me: Giusy (Togna, operatrice del prgetto, ndr), Noemi e Annarita (Iannelli, responsabile del progetto, ndr).
Parlando di sé, delle sue passioni, Etienne ribadisce il suo amore per l’idraulica alla quale si unisce quella per il calcio: “L’idraulico è il piano A, il calciatore il piano B – dice sorridendo – Mi trovo molto bene in squadra con i miei compagni, sono tutti buoni e molto gentili con me. Adoro giocare a calcio, chissà che un giorno possa diventare quella la strada della mia vita”. E ancora: “Da quando sono qui, da quando sono entrato nel progetto, ho studiato e mi sono impegnato tanto, con Un passo oltre sono riuscito a trovare casa e poi ho trovato un impiego che svolgo attualmente. Oggi posso dire di essere fiero dei sacrifici che ho fatto e sono grato al progetto che mi ha aiutato tantissimo lungo tutto il mio percorso”.
E al pensiero di ritirarsi a casa, casa sua, Etienne commenta: “È un posto che sento veramente come casa, mi trovo benissimo e sono davvero felice adesso anche se so che c’ ancora tanto da fare e lavorare: il mio obiettivo, adesso, è quello di migliorare nel lavoro, di specializzarmi nel mio mestiere”.
E se dovesse pensare di dire a chi come lui intende rifarsi una vita, Etienne consiglia “di prendere tutte le cose seriamente, di impegnarsi e, soprattutto di fidarsi e affidarsi alle persone giuste”. “Posso dire, certa di parlare a nome di tutti, che siamo veramente orgogliosi di lui e del lavoro che ha fatto – conclude Noemi – e gli siamo anche grati per aver avuto fiducia ed essersi affidato alla nostra guida”. “Etienne – aggiunge Giusy – è un ragazzo davvero speciale; ha una marcia in più lavorativamente ma soprattutto emotivamente. Non è stato solo lui fortunato ad incontrare noi ma anche noi ad averlo avuto con noi, è un ragazzo che ci ha dato veramente tanto”.
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