Coraggio e Speranza: La Storia di Mariama e del suo Sogno per il Futuro di Mohamed

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“Voglio lavorare e studiare meglio l’italiano per poter garantire al mio Momo un futuro. Vorrei che da grande lui facesse il ballerino: muove già le mani a tempo. Anche se so che deciderà lui. Perché il bello di Palermo è che si può decidere cosa poter fare”.

Parole, quelle di Mariama, che lasciano trasparire oltre che il suo amore per il piccolo Mohamed, quanta determinazione, energia e forza di volontà lei abbia. Nonostante la sua giovane età. Sì, perché Mariama, originaria del Gambia, di anni ne ha appena 17. Eppure la sua è una storia di determinazione, di coraggio, di perseveranza e caparbietà. Una storia di resilienza. Ma anche una storia di supporto. Una storia in cui la rete dell’accoglienza e della progettualità dimostrano tutto il loro potenziale.

Minore straniera non accompagnata, Mariama è stata accolta a Palermo nella struttura ‘Il Sogno di Aylan’ e ha mostrato sin da subito grande interesse ed entusiasmo nella partecipazione alle attività di integrazione proposte dalle figure di riferimento. Una ragazza che si è subito fatta conoscere ed amare per la sua dolcezza e solarità. Una ragazza, Mariama, che ha sulle sue giovani spalle responsabilità differenti rispetto ai suoi coetanei in quanto mamma del piccolo Mohamed. Eppure da quelle responsabilità non si è mai fatta spaventare, anzi: hanno sempre rappresentato per lei una motivazione, un monito per migliorarsi sempre di più, per lavorare per il futuro suo e di suo figlio.

Tra le grandi sfide che Mariama ha dovuto sostenere, quella non semplice di trovare un equilibrio che potesse consentirle di conciliare maternità, istruzione e formazione personale al fine di un’integrazione a 360 gradi nella città che l’ha accolta e che le ha offerto la possibilità di una vita nuova e promettente. E con la sua determinazione, unitamente al sostegno che la giovane ha incontrato sulla sua strada, ogni cosa ha preso la giusta piega: a febbraio del 2024, Mariama è entrata a far parte di ‘Un Passo Oltre’, progetto sostenuto da ‘Con i Bambini’ che ha come scopo quello di attivare processi di integrazione sociale, lavorativa e abitativa per i minori stranieri non accompagnati.

“Grazie al progetto” – spiega Angela Natoli, referente di ‘Un Passo Oltre’ per il nodo di Palermo – “intendiamo garantire gli stessi diritti a tutti i ragazzi e le ragazze qualunque sia la loro provenienza e condizione. Durante l’orientamento non è stato semplice trovare un ente che accogliesse le esigenze di una ragazza madre, ma alla fine ce l’abbiamo fatta”.

Sì, perché la minore, supportata dalla tutor Paola Grasso, è riuscita a trovare una realtà inclusiva, che le ha consentito di poter iniziare un tirocinio senza per questo rinunciare al tempo da dedicare al proprio bambino. Le difficoltà, infatti, non sono mancate e la rete di supporto e assistenza creata intorno a Mariama ha fatto la differenza: stava studiando per conseguire la licenza di terza media ma, incinta, al termine della gravidanza, non ha potuto frequentare assiduamente la scuola. Non essendo stata presente per il numero minimo di ore, non ha potuto sostenere l’esame finale.

“Abbiamo rifatto l’iscrizione” – spiega Angela Natoli – “Mariama, adesso, ha ripreso a studiare e sta frequentando costantemente la scuola. A marzo prossimo sosterrà, finalmente, l’esame di terza media”.

Contestualmente la ragazza aveva cominciato anche un percorso di orientamento, formazione e tirocinio presso un bar di Palermo come pasticciera. Ma anche qui, con la nascita del piccolo, la situazione si è complicata. E anche qui, col sostegno della rete di assistenza e il supporto di Un Passo Oltre, tutto è andato per il meglio:

“Abbiamo dovuto spostare la sede di tirocinio dal bar ad un’attività di ludoteca così che Mariama possa avere la possibilità di fare la mamma e di proseguire con la sua formazione”.

A giorni, dunque, la giovane comincerà il suo percorso formativo non più come pasticciera ma presso una struttura, il museo interattivo dedicato ai bambini ‘Minimupa’, dove potrà crescere in vista di un impiego e avere la possibilità di stare accanto al suo piccolo Mohamed.

“Mariama” – commenta Sonia, educatrice – “frequenta con molta passione la scuola, sa di dover essere in grado di poter sostenere a sua volta il proprio bimbo. Non è sempre facile per lei, non gode della libertà di cui godono molti adolescenti, ma vediamo in lei coscienza e grande maturità per poter affrontare questo percorso in maniera lineare e costante. Saremo comunque qui per sostenerla nell’accudimento del bimbo, una rete attorno è fondamentale per lei”.

Ovviamente il tirocinio presso il museo interattivo consentirà a Mariama anche la possibilità di migliorarsi nella conoscenza e nel padroneggiare sempre meglio la lingua italiana e al piccolo Momo, che solo qualche giorno fa ha compiuto un anno, quella di crescere e imparare giocando con gli altri bambini che frequentano la struttura.

Una vita ancora tutta da scrivere per la giovane mamma e il suo piccolo, una vita cominciata sicuramente in salita ma che, adesso, ha tutti i presupposti per procedere nel migliore dei modi.

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