Una nuova sfida!
di Partner progetto Unduetrestella
Corvetto, periferia sud della città di Milano, è un quartiere che spesso evoca immagini negative di occupazioni abusive, spaccio, povertà. Ma qui, a Nocetum, ci piace vedere anche il tanto bello che c’è e lavorare per farlo emergere. Un quartiere che fa da anticamera alla campagna del Parco Agricolo Sud Milano, un quartiere che brulica di progetti di riqualificazione, un quartiere ricco di connessioni, di associazioni, di cittadini che pieni di buona volontà si rimboccano le maniche per cambiare quello che non va. Perché sicuramente alcune cose “non vanno” ma le energie positive presenti in questa fetta di città sono davvero tante e varie, siamo in un territorio che sta cambiando.
Nocetum è una realtà di confine, una cascina posta tra l’ambito urbano e la campagna, come tale è investita da tanti anni di un ruolo importante: legare, anziché dividere; connettere, invece di separare. Questo è quanto fa quotidianamente, accogliendo mamme con bambini in una comunità educativa e un alloggio per l’autonomia mamma-bambino; proponendo attività di educazione alla sostenibilità per grandi e piccini; valorizzando la filiera agroalimentare promuovendo inserimenti lavorativi e tirocini e, ovviamente, cercando di rispondere alle tante esigenze del quartiere in maniera pratica e continuativa con la distribuzione del pacco viveri, il doposcuola per i bambini delle scuole primarie del territorio..
In questo contesto, ormai più di un anno fa, è iniziata la nuova avventura dello spazio gioco: grazie al progetto “un due tre stella” si è andato strutturando un nuovo servizio che, anche in questo caso, è stato avviato a partire da un bisogno rilevato sul territorio e si è rivelato una grande sfida! Non uno spazi ogioco tradizionale ma un luogo che riesca ad accogliere le mamme con i bimbi in situazione di difficoltà, nuclei familiari “invisibili” che – per vari motivi – non vengono intercettati dai sistemi di aiuto tradizionali e non sono, per la maggior parte, inserite in percorsi strutturati.
Così si è deciso di proporre un appuntamento settimanale dedicato in concomitanza con la distribuzione del pacco viveri. È una sfida complessa: non è stato facile far comprendere ai genitori il valore di questa attività; soprattutto all’inizio è stato difficile pensare ad un coinvolgimento attivo e, in generale, ci si è imbattuti in vari “imprevisti” (come varie incomprensioni, la magica sparizione dei giocattoli utilizzati o l’abbandono dei bimbi in modalità babyparking..). Quello che possiamo dire, oggi, è che è stato fatto un percorso e, grazie alla presenza degli educatori di riferimento e alla preziosissima presenza di una mediatrice culturale, sono state proposte tante attività legate ai temi ambientali e di sostenibilità ed è stata data risposta a esigenze e richieste di vario genere, indirizzando le famiglie a strutture o enti che possano rispondere in maniera strutturata ai loro bisogni e lavorando in rete nel rispetto delle cose comuni e degli altri.
Lo spazio gioco vuole offrire un’opportunità ai bambini appartenenti alle fasce più deboli, vuole essere un luogo privilegiato dove il piccolo gruppo può cimentarsi e condividere nuove esperienze che, vissute insieme agli altri, si riempiono di significato. Di volta in volta, a seconda del gruppo dei partecipanti, vengono proposte delle attività di gioco che siano stimolanti ed educative per i piccoli ma che, allo stesso tempo, coinvolgano le madri.
In questo primo periodo di sperimentazione abbiamo cercato di fare in modo che l’ambiente, il bello e la natura, che si fondono insieme, possano fungere da veicolo per trasmettere piacevolezza e familiarità ai partecipanti. Questo spazio, così diventa terreno fertile in cui tutti, grandi e piccini, possono esprimersi, sentirsi rassicurati e liberi, ciò facilita anche il gioco libero che permette di realizzare attività che sviluppano abilità e competenze diverse.
Inoltre, grazie al legame con le tante realtà territoriali e con la pubblica amministrazione, si è da subito strutturata una collaborazione con il Comune di Milano e, nello specifico, con il Laboratorio di Quartiere Mazzini – con cui Nocetum lavora da anni – che ha consentito l’avvio di un secondo spazio gioco in collaborazione con il progetto Edera, un gruppo informale composto da giovani ragazze che propongono attività ed iniziative a donne del quartiere – per lo più arabe e , anche in questo contesto, la figura della mediatrice culturale si è rivelata essenziale.
In collaborazione con Associazione Nocetum e i suoi volontari, è stato strutturato lo spazio gioco dedicato ai bambini e alle mamme che gravitano su Casa Nocetum proponendo attività ludico espressive. Infatti, in questo caso, i nuclei coinvolti sono già inseriti in percorsi strutturati e quindi si lavora nello specifico su percorsi di cura e sostegno alla genitorialità e si propongono attività ludiche che coinvolgano insieme le mamme e i loro bambini.
In vari momenti di incontro con le scuole e le famiglie del territorio è stato inoltre possibile presentare il progetto e le attività proposte.
Ad oggi, tra i tre spazi gioco, sono stati coinvolti 41 bambini e 26 mamme, la sfida continua con la volontà di allargare il numero delle famiglie coinvolte e con l’obiettivo di consolidare i rapporti che si sono creati, dando sempre più strumenti per far raggiungere a chi, oggi, non dispone di una rete sociale di supporto ed è distante da percorsi strutturati un maggior benessere, valorizzando e potenziando le risorse personali.
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