Programmiamo il divertimento con Stripes Coop! Arrivano i Laboratori di Robotica Educativa e Coding nelle scuole primarie di Rho.
di unascuolacondivisa
TAPPA 12 _ 2021
a cura della dott.ssa Sara di Bruno, Stripes Cooperativa Sociale Onlus
Le attività di coding e robotica educativa sono approdate in diverse classi delle scuole primarie rhodensi, in particolare negli Istituti comprensivi Franceschini, Federici e Frontini grazie al progetto “Una scuola condivisa per una cultura della felicità”, selezionato da Con i bambini nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che vede come capofila Cooperho e come coordinatore di progetto La Fucina.
Noi di Stripes Coop, partner di progetto, abbiamo deciso di accompagnare i bambini di Rho in un viaggio di scoperta della Robotica Educativa e del Coding sia in presenza che online. Bambine e bambini dalla seconda alla quinta classe della scuola primaria hanno intrapreso i laboratori di coding e robotica con curiosità e interesse, affiancati e sostenuti dalle insegnanti che hanno seguito le attività con lo stesso spirito dei propri alunni.
L’attività laboratoriale prevedeva percorsi di durata differente, uno da sedici ore per le classi quinte e seconde e uno da sei o otto ore per le classi terze e quarte.
Il programma prevedeva un itinerario alla scoperta del coding e della robotica educativa, avvalendosi di modalità coinvolgenti e dinamiche, proponendo un approccio di libera scoperta agli strumenti e che poneva al centro del processo di conoscenza i bambini. Il tutto sempre in un clima ludico..poichè il gioco, si sa, è alla base dell’apprendimento e noi di Stripes giochiamo seriamente 😛
I primi incontri si sono focalizzati sul coding unplugged, per conoscere l’abc della programmazione e per dare modo ai partecipanti di sperimentarsi con un nuovo linguaggio. Non abbiamo voluto formare dei piccoli programmatori, ma abbiamo aiutato i bambini a mettere le basi per un buon sviluppo del pensiero computazionale: hanno imparato a scomporre problemi grandi in problemi più piccoli, a cercare dei modelli, a creare piani passo dopo passo e a pensare fuori dagli schemi.
Abbiamo fatto giochi di ruolo e programmato i nostri movimenti con le carte di Cody Roby, le difficoltà dei giochi aumentavano a seconda dell’età dei bambini e laboratorio dopo laboratorio venivano inserite delle varianti e delle variabili per alzare il livello delle competenze. Seguendo un processo maieutico i bambini arrivavano a definire concetti complessi che però risultavano successivamente comprensibili perché esperiti nelle attività laboratoriali.
Un piccolo amico ha accompagnato i bambini e le bambine in questo percorso, Mister B, un robot che partendo dal pianeta Kepler doveva intraprendere un viaggio spaziale per giungere fino allo Stripes Digitus Lab (il centro internazionale di ricerca e innovazione di Stripes Coop sulla robotica educativa e le tecnologie digitali) per ricaricare la propria batteria con i sorrisi dei bambini. Mister B ha insegnato ai bambini che tutti possiamo essere programmatori e possiamo farlo divertendoci.
Il secondo incontro ha portato con sé il primo robot, Matata Lab. La classe, rispettando le norme covid, è stata divisa in gruppi di lavoro. Ad ogni gruppo è stato affidato un Matata Lab, i bambini sono stati invitati a diventare dei piccoli scienziati… Ma cosa fa uno scienziato? Questa domanda genera sempre una grande varietà di risposte, c’è chi dice “fa le pozioni”, chi pensa che sia “pazzo”, chi dice “costruisce cose strane” ma insieme si arriva a scoprire che uno scienziato in primo luogo deve osservare.
Durante la prima fase di conoscenza autonoma i bambini hanno scoperto le funzioni del robot e successivamente è stato fatto un debriefing per mettere a sistema le nozioni apprese. Dopo alcune sfide divertenti di programmazione Mister B ha ha portato alla consapevolezza di un altro concetto importante: essere scienziati significa osservare, lavorare in gruppo e sperimentare.
Gli incontri successivi si sono svolti con un nuovo robot, Thymio e i bambini hanno lavorato ancora una volta in piccoli team. Nell’organizzazione dei gruppi i bambini questa volta si sono affidati completamente agli educatori e agli insegnati, perchè dopo la prima esperienza con Matata Lab hanno capito quanto possa essere bello e interessante lavorare anche con compagni con cui solitamente non passano molto tempo. I bambini quindi oltre a conoscere i robot hanno sperimentato con piacevolezza l’esperienza di una nuova conoscenza dei pari, rimescolando le dinamiche amicali e provando nuovi approcci di conoscenza. Il quarto incontro ha portato con sé un’altra consapevolezza: con i robot possiamo fare tante cose, italiano, arte e soprattutto collaborare per creare qualcosa di fantastico! Il programma degli ultimi tre incontri è stato differente a seconda delle esigenze e degli interessi delle singole classi, inoltre alcune classi hanno terminato il percorso online con lo stesso entusiasmo ed interesse.
Con le classi sia in presenza che online abbiamo esplorato Scratch, un linguaggio di programmazione di tipo grafico. Abbiamo accompagnato i bambini a conoscere un programma open source che potessero utilizzare non solo in classe ma anche a casa. Con le classi seconde è stata creata una semplice animazione, mentre con le classi quinte è stato creato un videogioco.
Con Scratch le parole d’ordine sono: immagina, crea e condividi… ma anche gioca!
Questo percorso descritto per sommi capi ha portato con sé tante soddisfazioni e tante sorprese, i bambini, tutti i bambini hanno partecipato alle attività, provando il piacere di scoprire e di lavorare in gruppo, ripensando i loro rapporti e scoprendo qualità proprie o altrui che non conoscevano. Questo progetto è stato anche momento di inclusione per bambini che solitamente faticavano ad integrarsi con il gruppo classe, è stato ricco di gioia, divertimento, scambio umano e professionale, ma soprattutto è stato un momento per approcciarsi alla scoperta riponendo speranza nel futuro.
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https://www.pedagogia.it/stripes/
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