Una scuola diversa è possibile, insieme.

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TAPPA 8 _ 02/2020

Nell’ambito del progetto Una scuola condivisa, l’Università di Milano Bicocca si sta occupando delle azioni direttamente rivolte a insegnanti e educatori dei due Istituti Comprensivi coinvolti.

In sinergia con la rete dei partners, l’obiettivo si concretizza in un percorso di formazione e supervisione che, da una parte, punta a individuare e valorizzare le azioni già intraprese nelle varie realtà scolastiche e dall’altra ad accompagnare gli insegnanti a individuare e riprogettare quegli aspetti che mostrano di non essere più rispondenti ai bisogni di tutti gli attori coinvolti: bambini e ragazzi, famiglie, insegnanti e territorio.

Il quadro teorico di riferimento, da cui muove il lavoro dell’Università di Milano Bicocca, è il Manifesto Una scuola, redatto nel 2014 dalle ricercatrici e pedagogiste Francesca Antonacci e Monica Guerra, che mette in luce alcuni snodi fondamentali attorno cui riflettere per una scuola che voglia evolvere nel contesto storico e socio-culturale nel quale è inserita. Il Manifesto, muovendo da radici pedagogiche consolidate e studiando quello che accade oggi in Italia e all’estero, si basa su cinque assi di riflessione, in connessione tra loro, ma ben distinti, che richiedono di essere affrontati complessivamente per poter favorire un ripensamento articolato della proposta scuola, a partire proprio dalla sua forma pubblica.

Gli assi, per il cui approfondimento si rimanda al documento ufficiale, riguardano: le persone, gli attori che abitano quotidianamente i contesti scolastici e le relazioni che si costruiscono tra di esse; gli stili educativi predominanti che definiscono il modo in cui è pensata la relazione con il sapere; i contesti, come spazi, tempi, materiali che caratterizzano i luoghi nei quali la scuola prende corpo; i linguaggi, che abitano la scuola – scientifico, umanistico, immaginativo, corporeo, creativo, spirituale, ludico, performativo; le possibilità, quali azioni didattiche di progettazione, documentazione e valutazione, che accompagnano il lavoro a scuola e permettono di formalizzare ciò che si apprende.

 

Da questi presupposti si sono mossi i primi passi del lavoro con gli insegnanti.

Dopo alcuni incontri di presentazione del progetto che hanno visto la partecipazione degli insegnanti, ha preso avvio, nell’inverno 2019, la fase di osservazione nei contesti delle scuole, per costruire un dialogo diretto e fare emergere, attraverso un confronto più stretto, gli aspetti sui cui riflettere insieme.

La situazione legata all’epidemia da Covid-19 ha poi portato all’interruzione dei momenti di osservazione in presenza e di ogni altra attività prevista.

Alla luce della nuova realtà che si stava attraversando si è scelto, insieme agli altri partners e in confronto costante con la rete, di rimodulare la proposta in considerazione dei nuovi bisogni di insegnanti, famiglie, bambini e territorio. Attenzione particolare è dedicata alla valorizzazione delle buone pratiche che gli insegnanti hanno messo in atto fin da subito, che costituiscono un ancoraggio importante per la futura progettazione.

Con l’inizio dell’estate 2020 quindi hanno preso avvio, da remoto, gli incontri di formazione, rivolti agli insegnanti dei tre ordini di grado. Gli incontri, fino a qui svolti, sono stati occasione per conoscere i gruppi, condividere il quadro teorico e avviare le prime riflessioni.

Si è inoltre dato spazio agli incontri di supervisione, come occasione per condividere sensazioni, dubbi, fatiche e aperture verso possibili azioni nei contesti di lavoro in considerazione anche delle disposizioni che hanno riguardato la scuola per il contenimento dell’epidemia da Covid-19.

 

Nelle prossime settimane prenderà avvio uno sportello a libera partecipazione, come supporto per accompagnare gli insegnanti in questo momento di transizione e per condividere paure, dubbi, idee, progetti, soluzioni attuate, ipotesi di lettura.

In parallelo allo sportello, gli incontri di supervisione offriranno agli insegnanti occasioni per confrontarsi sui nuovi bisogni emersi da cui partire per riprogettare nel concreto le esperienze della scuola.

Riparte, infine, la formazione: in fase iniziale, gli incontri saranno destinati agli insegnanti che si sono aggiunti quest’anno per dedicare a loro il tempo per familiarizzare con le tematiche di innovazione proposte nel Manifesto e successivamente, nel giro di qualche settimana, ci sarà la prosecuzione degli incontri rivolti a tutto il personale coinvolto.

 

Da un primo confronto con le referenti dei due Istituti Comprensivi, è emerso un grande desiderio di ripartire per ritrovarsi e affrontare insieme questo periodo denso di imprevedibilità. L’interesse dimostrato da tutti i partecipanti intorno alla scuola e al sistema di relazioni all’interno del quale è inserita sembrano dichiarare che si è tutti pronti!

 

 

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