TUTTI A SCUOLA DI DANZA BHANGRA: FARE COMUNITÀ EDUCANTE CON LA MUSICA
di Centro Servizi per il Volontariato (Cesv)
Di Martina Petrò
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Da sempre le attività sportive si sono conciliate con gli sviluppi della società, con il contesto culturale di riferimento, con lo scenario economico e politico in cui hanno vissuto e si sono evolute. Lo sport è una forma di educazione al rispetto, alle regole, è crescita e soprattutto collaborazione, condivisione e ricerca continua di obiettivi comuni. Lo sport è sinonimo di inclusione, ma nella nostra società sappiamo che spesso è legato a vincoli di varia natura, e, soprattutto a livello economico, non è fruibile da parte di tutti.
Ci sono ragazzi che non hanno la possibilità di seguire corsi in palestre a pagamento, ci sono famiglie che non riescono a comprendere quanto possa essere importante per un adolescente trovare un momento da dedicare alla sua crescita psicofisica e soprattutto al divertimento. Specialmente per le comunità straniere si sente molto questa problematica.
È difficile coinvolgere questi ragazzi nelle attività sportive che sono seguite abitualmente dai giovani italiani.
Proprio a partire da questa riflessione l’associazione di promozione sociale PerCorsi di Pontinia ha deciso di proporre proporre un laboratorio gratuito di Bhangra, danza popolare tipica del Punjab. «Questo ballo è qualcosa di irrinunciabile per i giovani indiani. Per questo abbiamo deciso di proporla in questo progetto, proprio per creare un momento che potesse essere davvero accattivante per i ragazzi della comunità straniera più nutrita del nostro territorio, che li facesse avvicinare anche in una fase così delicata della loro crescita, l’adolescenza, e che potesse creare legami anche con i loro genitori», ha dichiarato Patrizia Esposito, presidente dell’associazione.
TUTTI AL TEATRO ORATORIO SANT’ANNA. Il 4 Maggio si è svolto il primo incontro del corso. Gli istruttori Karambir e Gurpreet (dal 2010 ballerini del gruppo Bhangra Brothers) hanno illustrato ai partecipanti le modalità di adesione al corso e i primi step a ritmo di musica.
A ogni ragazzo è stata distribuita una pettorina colorata con i loghi degli enti partner del progetto, in modo da creare subito un’identità di gruppo. «Il successo più grande è stato vedere la grande partecipazione di ragazze. Considerata la difficoltà che le donne indiane affrontano per la loro emancipazione, siamo stati orgogliosi di vederle sul palco, senza paura», ha dichiarato Esposito. All’evento hanno partecipato con piacere anche genitori e volontari dell’associazione PerCorsi, che non hanno resistito ad un ritmo così coinvolgente e si sono lanciati nel ballo.
I prossimi appuntamenti saranno il mercoledì e il venerdì, dalle 18:00 alle 19:30 presso il Teatro Oratorio Sant’Anna di Pontinia (LT). La speranza è quella di ampliare al più presto il gruppo, coinvolgendo ragazzi italiani. Proponendo qualcosa di identitario per un altro popolo, che potrebbe risultare accattivante anche per i nostri giovani, si potrebbe creare una nuova e bellissima forma di integrazione, attraverso un linguaggio universale: la musica.
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