Spazi di pensiero per lo 0-6: l’ebook di Thub06
di thub06
Raccontare tre anni di progetto sembra una sfida per chi dall’interno ha creato ponti, assorbito le emozioni di tutti coloro che vi hanno partecipato, creato gruppi di lavoro basati sulla cura e la comprensione reciproca. Abbiamo deciso di aprire traiettorie sul futuro piuttosto che segnare la fine di un ciclo.
Nasce così l’ebook di Thub06, un luogo virtuale in cui raccogliere i preziosi contributi di alcuni membri del team, provando ad analizzare punti di forza e strategie di miglioramento per le buone pratiche che hanno accompagnato la vita del progetto. Operare in contesti non formali, valorizzando il potenziale educante delle comunità, costituisce la cifra trasversale per ogni futura riflessione sull’innovazione dei servizi 0-6 in cui le famiglie, accompagnate da educatori ed esperti, siano chiamate a creare un ambiente educativo informale e caratterizzato dallo scambio intergenerazionale.
D’altro canto, arrivare a questo risultato comprende una parte di processi sicuramente spontanei, ma anche un notevole impegno da parte di chi si ritrova nel ruolo di facilitatore/trice di queste stesse dinamiche. La pubblicazione, attraverso il contributo di Paolo Bianchini e Francesco Pongiluppi del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino, si sofferma infatti sulle nuove competenze da fornire alle figure dedicate all’educazione in contesti non formali.
Allo stesso tempo, lo spazio fisico in cui si svolgono le attività diventa significativo per ricreare un’atmosfera di intimità e protezione, che facilmente viene persa fuori da casa o che per alcuni non è mai stata sperimentata neanche tra le mura domestiche. Il gioco diventa il collante necessario per creare un canale di comunicazione privilegiato tra genitori e figli/e. Ne vengono analizzati gli aspetti principali di contesto grazie al testo di Maurizio Vico, referente Casa nel Parco Fondazione Mirafiori.
A conferma di quanto descritto, infatti, la valutazione di impatto a cura di Martino Grande e Paola Versino per IRES Piemonte dimostra quanto la differente struttura non solo fisica, ma anche burocratica e amministrativa dei luoghi considerati risulti un elemento facilitante, oltre all’abituale attenzione alle barriere linguistiche e sociali per agevolare soprattutto l’inclusione delle madri e dei padri. Il benessere dei piccoli ne è appunto la diretta conseguenza.
Proprio per questo motivo, il progetto Thub06 si è strutturato anche con un percorso di accompagnamento genitoriale e orientamento lavorativo, che ha agevolato il reinserimento di molte donne, ma anche di alcuni padri nel tessuto sociale di riferimento. Ne offre un quadro molto interessante Sofia Borri per Piano C, sottolineando l’importanza di lavorare sui talenti individuali.
Infine, un dato particolarmente indicativo emerge dal monitoraggio approfondito da Barbara Borlini per il CDiE Centro di Iniziativa Europea: la variabile introdotta dalla rimodulazione del progetto dovuta all’emergenza Covid, durante la quale si sono prevalentemente svolte le attività di Thub06 Delivery, hanno evidenziato un accento sulla domiciliarità dei servizi, che ha permesso di raggiungere chi ancora non era stato coinvolto dalle precedenti esperienze perché meno informato o più fragile.
A partire da questo insieme di considerazioni, l’intervento di Francesca Gennai per La Coccinella scs e di Flaviano Zandonai per il Gruppo Cooperativo Cgm prova a tracciare nuovi orizzonti, puntando sulle caratteristiche phygital dei nuovi ambienti educativi, sulla “cassetta degli attrezzi” del community building e della co-progettazione, nonché sulle necessarie skills dei progettisti e degli educatori necessariamente improntate alla flessibilità e al dinamismo.
A chiusura del volume, i temi principali vengono ripresi anche in forma illustrativa grazie alle tavole realizzate da rubrastudio.com, sulla scorta degli appunti presi dalle conduttrici del laboratorio durante l’evento finale dedicato agli addetti ai lavori sotto la direzione de La Coccinella. Appunti preziosi, costruiti a partire da una dimensione collettiva e ad essa restituiti, allo scopo di individuare un nuovo punto di partenza per una comunità educante ormai unita dalla condivisione dello stesso cammino.
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